Stanco accomodato contro

STANCO-accomodato (ha imparato a sopravvivere: malato, solitario, viziato traumatizzato, indebitato, dipresso nella miseria, complessato, triste, frustrato…)

Dicono che l’essere umano si abitua a qualunque cosa… il che, se osserviamo la nostra volta, non lascia di essere verità, visto che quello che vediamo di più sono persone che vivono nelle condizioni più difficili e sopportarle con la maggiore ‘naturalità’ del mondo. Anche davanti ad una sofferenza insopportabile, loro si mostrano relativamente serene, ma perché? Perché, in un modo inspiegabile, imparano ad accettare la tua condizione, diventando ufficialmente accomodate. Il problema è che col tempo, questa accomodazione da luogo a due cose, una delle quali può essere molto pericolosa per la persona in questione, che è la STANCHEZZA.

I principali sinonimi di stanchezza sono fatica, debolezza, ossia, mancanza totale di iniziativa o incentivo per il raggiungimento di qualunque obiettivo. Quando la persona diventa uno STANCO-accomodato è perché ha imparato a sopravvivere e ha desistito dal provare a vivere, per vari motivi: perché pensa che non merita, che non riesce, che non ha valore, per questo, che è il tuo destino o che è stata la sorte che ti è successo nella vita…

Per lo STANCO-accomodato, la maggiore allegria o sensazione di realizzazione è arrivare alla fine di un altro giorno di dolori… con la dose di cui ha bisogno… con una parcella di debito pagata… o sia, col sufficiente e mai con l’abbondanza o la totalità.

CONTRO

ACCOMODATO-rivoltato (non accetta ciò che è male, ingiusto, errato, dannoso, vergognoso!)

E ciò che è male, ingiusto, errato, dannoso o vergognoso nella vita di una persona rivoltata? Tutto quello che sia presente e che non dovesse stare là. Come? La malattia, la solitudine, i vizi, il trauma, il complesso, il debito, la depressione, la miseria, la tristezza, la frustrazione… ossia, tutti gli elementi con cui ci abituiamo a convivere e a trattare con tanta differenza, che impariamo a temere, in realtà, non dovrebbero essere nella nostra vita. No! Non è naturale o normale! Ed è questo che l’ACCOMODATO-rivoltato conosce, inoltre, lui non conosce un’altra verità.

La grande differenza tra lo STANCO-accomodato e l’ACCOMODATO-rivoltato è che il primo ha la coscienza della realtà in cui vive, ma crede che niente può fare per modificarla e già il secondo è un non conformato di natura, poiché, anche conoscendo la sua realtà non l’accetta, anche che ignori il modo efficace di alterarla. Nel frattempo, la sua mente è irrequieta, è in costante rivoluzione, sempre in cerca di una soluzione, di una risposta per la situazione in cui sta vivendo.

Per l’ACCOMODATO-rivoltato, la maggiore tristezza è arrivare alla fine di un altro giorno e vedere che tutto si trova nella stessa, poiché un semplice miglioramento non è sufficiente, lui vuole il cambiamento totale, radicale, non accontentandosi con meno di questo. La sua unica allegria sarà il giorno in cui la trasformazione totale occorre, non lasciando margini ai dubbi, sia per lui e per tutti coloro che lo circondano.

 

Ti vedo nella IURD, o sulle Nuvole!

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com