Riceviamo 5 talenti da Dio … perché?

Il Signor Gesù parlò di qualcosa che generalmente non si parla, ma che è scritto e se tu vuoi, puoi seguire nel Vangelo di Matteo capitolo 25 versetto 14.

… è simile a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni.

Questo signore qui, rappresenta Dio, rappresenta il Signor Gesù che ci ha affidato i Suoi beni, Lui ci ha affidato il Suo Nome, Lui ci ha affidato la Sua parola, Lui ci ha affidato il Suo Spirito, Lui ci ha confidato la Fede.

La fede che tu hai, che io ho, ci è stata dato da Lui, ossia è un Suo bene, Lui ci ha affidato la vita, il soffio della vita. Come puoi vedere, tutti noi che stiamo cercando Dio, Dio ci ha affidato questi cinque talenti. Tutti noi abbiamo capacità, noi abbiamo oltre a questi cinque meravigliosi talenti: il nome di Gesù, la Parola di Dio, lo Spirito, la Fede e la Vita, noi abbiamo altri talenti.
Dio ci ha concesso una condizione e, la stessa deve essere investita nella Sua Opera, perché Lui, si è assentato. Egli è andato al Padre, ma Lui ha detto che tornerà e chiederà, a me come a te, conto dei talenti che ci ha affidato.

Chi nasconde i cinque talenti, sono talenti che Dio ci ha dato, sarà anche soggetto a condanna, guarda se non è vero:
Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, andò e trafficò con essi e ne guadagnò altri cinque. Similmente anche quello dei due ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò, fece una buca in terra e nascose il denaro del suo signore.
Guarda, questo che aveva ricevuto un talento, lui andò e interrò, nascose e camuffò quel posto, in modo che quando il Signore sarebbe tornato, lui restituirebbe soltanto quello che gli era stato affidato. Continuando a leggere il Sacro Testo, puoi vedere che quando il Signore tornò e chiese i conti, di ciò che Lui aveva affidato, a quello che aveva sotterrato, fu chiamato servo malvagio e infedele. Sei stato infedele nel poco, e il poco che hai ti sarà tolto, e disse il Signore: “Prendete e lanciatelo nelle tenebre e fuoco ardente”, riferendosi agli angeli che prendono a quelli che conoscono la verità, che sono egoisti, tanto egoisti nel senso di non fare uso del talento che il Signore gli affidò, per benedire gli altri, per evangelizzare gli altri. Gesù in un’altra occasione disse, “Di Grazia hai ricevuto, di Grazia dai”. Quando tu ti neghi nell’evangelizzare qualcuno, aiutare qualcuno, parlare di Dio a qualcuno, perché tu ti fermi a giudicare la persona per la sua apparenza, ti fermi a giudicare la persona per la sua nazionalità, per il suo livello culturale, ti fermi a giudicare che può essere un famigliare un conoscente, uno sconosciuto. Tu stai sbagliando, tu come me, non hai il diritto di sotterrare il talento che Dio ci ha dato, ma abbiamo l’obbligo di moltiplicarlo. Usa la tua fede, usa il Nome di Gesù, usa la Parola di Dio, usa la tua vita, per servire il prossimo, per dare agli altri l’opportunità di sapere, che Gesù Cristo, Egli è il Signore.

Se tu sei egoista, e usi il nome di Gesù, la Parola di Dio, lo Spirito Santo, la tua fede e la tua vita, soltanto a tuo proprio beneficio, tu stai essendo egoista. Tu sei un servo malvagio e infedele e, tu corri il rischio di perdere la tua Salvezza, non commettere questo errore, perché tu, come me sappiamo ciò che è scritto.

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com