Qual è il tuo oro?

È uno dei materiali più preziosi sulla faccia della terra e non esiste persona che non lo desideri. Si, l’oro è sempre stato il centro di dispute tra esseri umani e non furono poche le persone che arrivarono perfino a uccidere pur di possederlo …

DIO, il diavolo e l’essere umano … esiste una lotta continua per ciò che ha il maggior valore, per l’oro più prezioso che esiste sulla faccia della terra.

Dio investì su di noi, Morì al nostro posto, Resuscitò e inviò il Suo Spirito, per questo siamo preziosi per Lui. E per il diavolo? Siamo preziosi, per questo lui ci vuole derubare, uccidere e distruggere, per mezzo di tutto ciò che è sbagliato. E siamo preziosi per il mondo, perché il mondo da valore “all’oro”, e a tutto quello che è prezioso.

Perciò, l’oro che siamo o abbiamo ci è stato dato da Dio, perché il nostro oro è il nostro modo di pensare, credere, parlare, decidere, agire, sentire e reagire, per esempio, quando in qualche modo obbediamo a Dio, perdonando, evangelizzando, decimando, pregando … staremo dando il nostro oro.

Molti di noi, prima di conoscere il Signor Gesù per mezzo del Lavoro Serio della Chiesa Cristiana dello Spirito Santo, eravamo incapaci di perdonare, ma, adesso che siamo capaci di guardare con i nostri buoni occhi, stiamo sviluppando l’oro che Dio ci ha dato perché è questo che Egli ci demanda, reclama per quest’oro, perché rifletta il nostro valore.

Purtroppo, l’oro di molti è stato in mani altrui, quando solo Dio lo merita. Ossia, la nostra obbedienza, la nostra credenza, il nostro amore, il nostro tempo, tutta la nostra forza, Dio ce l’ha chiede, perché nulla di male ci venga a toccare. Egli ci chiede il nostro oro perché siamo sacerdozio santo, nazione eletta, tesoro particolare del nostro Dio, così come disse il Signor Gesù: “e nessuno le rapirà dalla Mia Mano” (Giovanni 10:28).
Ossia, tu fai un’Alleanza con Dio!

La parabola dei talenti è un chiaro esempio di come l’essere umano fa uso del suo “oro”:

In Matteo 25:14 è documentata la Parabola dei Talenti. In questa narrativa, il Signor Gesù racconta la storia di un signore che si assentò dal paese, distribuendo talenti ai suoi servi. A uno diede 5, all’altro 2 e a un terzo diede 1 talento, secondo la capacità di ognuno. Questo Signore rappresenta Gesù, che era sulla Terra, fisicamente, ma che, in questo momento, è anche fisicamente assente, tuttavia, Lui tornerà per rapire la Sua Chiesa. Che cosa ci ha lasciato il Signor Gesù? Talenti … che è la nostra capacità, il nostro oro.

Chi ha ricevuto 5 talenti, li moltiplicò, così come quello che ne ricevette 2 … vuol dire, che questi non hanno nascosto i loro talenti e molto meno li hanno utilizzati a proprio beneficio.
Quando il signore tornò per chiedere i conti, il primo, invece di 5, li aveva raddoppiati a 10 talenti … è questo succede quando il Pastore, la Moglie, la Collaboratrice/Collaboratore, il Membro, ossia, ognuno di noi mette il proprio oro sull’Altare, che sono i nostri buoni occhi, i nostri pensieri buoni, quello che siamo, il nostro valore, così, si ha una moltiplicazione, poiché Dio ci da molto di più! Quando diamo a Dio, Egli retribuisce, poiché ha fiducia in noi! Lo stesso accadde con chi ricevette 2 talenti, anche questo li moltiplicò!

Che cos’è il TALENTO o il tuo ORO?

La nostra capacità di guardare con buoni occhi, che distinguiamo ciò che sentiamo di buono e di male, alimentando solo il buono, di agire conforme a ciò che le Sacre Scritture indicano … questo è l’oro che abbiamo, il quale dobbiamo metterlo sempre sull’Altare perché si moltiplichi. Quindi, la nostra anima è il nostro oro! I nostri buoni occhi sono il nostro oro; la nostra obbedienza a Dio è il nostro oro; il nostro cuore completamente consegnato, arreso a Lui, è il nostro oro; il nostro tempo è il nostro oro! Se questo non fosse vero, Dio non avrebbe bisogno di tali cose in noi, per perdonarci e salvarci … per questo, il Signor Gesù disse:

Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore (Matteo 6:21)

Vuol dire, che il cuore è il centro della vita!

Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco.” (Mt 25:24-25). A causa della Paura, questo servo nascose, mettendo in un buco e chiudendo l’oro che Dio gli aveva dato.

Che cosa disse Dio a questo servo?

Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, al Mio ritorno, l’avrei riscosso con l’interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. (Mt 25:26-28)

Questo è il servo malvagio, infedele, che serve solo ai suoi stessi intenti, perché ciò che Dio ci da è perché veniamo a moltiplicarli e darli agli altri. Questo significa che non dobbiamo nascondere il nostro oro, poiché questo è valorizzato solo quando è sull’Altare, giacché, quando li nascondiamo, lui ci è tolto!

Quindi, il nostro oro può avere 3 finalità, può essere dato a Dio, al diavolo o a noi stessi, però, solo quello che offriamo a Dio darà frutti, sarà moltiplicato!

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com