DAL “BUCO” AL PALAZZO

La giornata che ogni essere umano intraprende nella vita è unica e intrasmissibile. E per questo che dobbiamo avere sempre in mente due cose: mai doversi comparare agli altri o invidiare le loro condizioni.

Da quando abbiamo lasciato il ventre materno, abbiamo intrapreso il viaggio più fantastico che qualche volta sogniamo di fare: la nostra vita! Tuttavia, mentre qualcuno preferisce “andare a cavalcare” altri preferiscono viaggiare in “prima classe”.

Questa è la differenza tra il vivere una vita o vedere la vita che passa, come se fosse un passante.

Alcune persone arrivano a pensare che sia necessario possedere doni speciali per vincere in questo mondo, tuttavia, l’unico “dono” che è necessario e avere un cuore umile e accessibile per l’attuazione dl Potere di Dio. Vari personaggi biblici esemplificano questa realtà ma Giuseppe è stato un uomo che ha rivelato il potenziale che aveva, anche tra gli increduli, tutti quelli che si sottomettono alla volontà di Dio al 100%.

“ ma i suoi fratelli, vedendo che il loro padre lo amava più di tutti gli altri fratelli, presero a odiarlo e non gli potevano parlare in modo amichevole”. Or Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; e questi lo odiarono di più.” (Genesi 37.4-5)

In questo passaggio, osserviamo che Giuseppe ha commesso un grave errore: auto-promuoversi davanti hai i suoi fratelli! Ossia, quando riveliamo i nostri progetti e sogni agli altri, mettiamo in rischio due cose: i sogni e i progetti e noi stessi, giacché diventiamo un oggetto di molestie da parte degli altri.

Infelicemente, il mondo non vuole vedere il successo di nessuno, poiché si presume che quando una persona realizza nella vita, qualcuno dovrà per forza farla cadere in basso o quando qualcuno vince, l’altra persona finisce sempre per perdere. E questa “l’altra” sarà, ovviamente, colei che assisterà al tuo successo.

A causa dell’invidia dei suoi fratelli, Giuseppe fu attraversato dalle più terribili sofferenze: fu umiliato, schiavizzato, messo in una prigione. Ma, intanto, sempre è rimasto fedele al patto che aveva con Dio.

Ora, miei cari amici, chi mantiene il patto con Dio deve sapere che, per vincere in questo mondo, dovrà superare le più diverse e dure prove, veri momenti in cui si troverà da solo, nel fondo di un “buco”, ma, con la certezza che tutti questi”buchi” hanno un’uscita, e per questo basta guardare in alto, ossia, mantenersi fedele a Dio.

Il consiglio piacque al Faraone e a tutti i suoi funzionari. Disse il faraone ai suoi funzionari: potremmo noi trovare un uomo come questo, in cui ci sia lo Spirito di DIO?

“Allora il Faraone disse a Giuseppe: Poiché DIO ti ha fatto conoscere tutto questo, non vi è alcuno che sia intelligente e savio come te”. Tu sarai sopra la mia casa e tutto il mio popolo obbedirà ai tuoi ordini; per il trono soltanto io sarò più grande di te. Il Faraone disse a Giuseppe: vedi, io ti stabilisco su tutto il paese d’Egitto. Poi il Faraone si tolse il suo anello dalla mano e lo mise sulla mano di Giuseppe, lo fece vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d’oro. Lo fece salire quindi montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: in ginocchio! Così il Faraone lo costituì su tutto il Paese”. (Genesi 41.37-43)

Giuseppe, nel rivelare la visione di Dio per l’Egitto, fu onorato, perché sempre rimase fedele, nonostante le condizioni difficili e, per questo, gli è stato consegnato tutto. Attraverso di Giuseppe, l’Egitto prosperò durante i 7 anni di fame e di siccità. Com’è possibile crescere nei tempi in cui viviamo?” e da chiedere a molti…come successe con Giuseppe nel passato, ossia, mantenersi fedele a Dio! In questi ultimi sette mese dell’anno, anche se la situazione, nel Paese nel Mondo, sia caotica, economicamente parlando, chi si manterrà fedele a Dio, crescerà!

Per il tuo servo in Cristo
Vescovo Julio Freitas