Fede: la decisione razionale dell’essere umano!

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Nella sua prima riunione realizzata dopo la salita sul Monte Hermom, il Vescovo Edir Macedo ha salito sull’Altare del Tempio Maggiore a Lisbona, per dare a circa di duemilacinquecento persone un messaggio di rinnovazione, incentivo e trasformazione interiore.

Sempre che finisce un Digiuno di Daniele, è innegabile l’ambiente di rinnovazione spirituale che prende in possesso ogni essere che partecipa e, inoltre, la propria Chiesa del Signore Gesù di modo generalizzato. E’ stato, esattamente, per questo motivo che circa di duemilacinquecento persone non hanno lasciato di essere presenti nel Giorno 29 di Agosto, Mercoledì, nella riunione dalle 20:00, nel Tempio Maggiore, a Chelas.

“Nel Libro di Marco, capitolo 10, versetto 46, abbiamo uno dei più grandi miracoli che il Signor Gesù ha realizzato, con un cieco, chiamato Bartimeu…”, ha iniziato il vescovo Macedo il messaggio che sarebbe difuso in quella notte speciale. Quel uomo, cieco, che non aveva mai letto la Parola di Dio, tuttavia, aveva già sentito parlare di Gesù, per questo, riuniva delle informazioni su di Lui.

“Ma anche noi abbiamo riunito delle informazioni su Gesù, per questo siamo uguale quel cieco. Il Signor Gesù si trova qui, nella Persola dello Spirito Santo. Noi non possiamo vedere Lui, ma sappiamo che Lui si trova qui!”, disse il vescovo, invitando, in seguito, a tutte le persone che caricavano un infermità sul corpo, tale come il cieco, davanti dell’Altare, perché, così come il cieco ha supplicato, ha manifestato la sua fede in Gesù ed è stato guarito, lo stesso succederebbe con loro.

Per evidenziare l’origine della vera fede, il vescovo ha dato come esempio Abrahamo, il cui aveva una fede che non era connessa al lato sentimentale oppure emotivo, come succede con tante persone nei giorni d’oggi. “La fede inteligente, la fede che non sente, che disprezza i sentimenti del cuore… poiché la fede non ha niente a che vedere con il sentimento. Quest’era di Abrahamo e la prova si trova nella tua vita. Lui è il nostro padre nella fede, il referenziale del Dio Vivo sulla Terra.

D’incredulo, idolatra, però sincero, ma senza nessuna conoscenza di Dio… lui ha obbedito alla Voce di Dio, diventando la propria benedizione, che è ciò che Dio vuole fare nella tua vita, ma soltanto quando tu ti rente, ti fidi e dipendi totalmente da Lui!”, ha aggiunto il vescovo, referindo ancora che anche se molti non adorano santi oppure immagini, mettono persone, beni o sentimenti nel luogo di Dio, ovvero, in primo posto, posizione che Lui non accetta divide

re con nulla e nessuno.

Inviatati a sposarsi con Dio, a realizzare una vera alleanza con Lui, il vescovo ha dichiarato a tutti che, senza Dio, nessuno riesce ad essere felice. “Abrahamo, anche senza condizione, ha fatto la differenza perché ha obbedito. E la Voce di Dio viene solo obbedita da coloro che Lui sa che obbediranno… questo è lo spirito, la forza e la vita della fede, che permette che l’essere umano vinca qualsiasi situazione e cambi qualsiasi cosa nella sua vita…” ha stabilito così il vescovo prima della preghiera di consegna personale a Dio, la fede inteligente, razionale, che aspetta la vera e totale consegna, già che quando Dio ci da il Suo Spirito, Lui non da per misure e si 100 per cento, la Sua Totalità per la nostra.