Quando leggere la Bibbia è firmare una sentenza di morte

Internazionali, Notizie |

Andare in chiesa, condividere la tua fede con le persone e dire, senza paura, che è un cristiano sono una routine per alcune persone. Abitiamo in un Paese che la libertà di colto è protetta dalla legge e, nella maggior parte delle volte, non abbiamo bisogno di preoccuparsi con la nostra sicurezza nell’assumere la Fede in Cristo.

 

Ma, purtroppo, cerca di 215 milioni di cristiani nel mondo, 1 ad ogni 12, non ha lo stesso privilegio. Questo è un numero stimato dal centro di ricerca di Porte Aperte, che non può presentare dei dati più preziosi poiché i governi e movimenti che perseguitano possono utilizzare questi dettagli per lanciare nuovi metodi di riprensione. In molti paesi loro cercano specialmente particolarità nelle chiese composte da cristiani ex mussulmani.

Il gruppo ha creato ache una Lista Mondiale della Persecuzione, con i 50 paesi che meno accettano la fede cristiana. In questa, la Corea del Norte ha 15 anni si trova nel ranking. Lì, chi segue Gesù facilmente è inviato ai campi dei lavoratori forzati, soffre delle torture e viene ucciso. Condividere il Vangelo oppure leggere la Bibbia significa firmare una sentenza di morte.

Nel canale “Entre Nos”, Cristiane Cardoso e Nubia Siqueira raccontano le loro esperienze durante il viaggio missionario per l’Asia, dove hanno visto da vicino le difficoltà che molti affrontano provando ad evangelizzare il paese che soffre con la dittatura della famiglia Kim ha quasi 70 anni.  “Il paese è chiuso, allora un modo che i missionari hanno trovano per evangelizzare è rimanere della frontiera con la Corea del Sul e quando il vento soffia ben forte loro lanciano dei palloncini gonfiabili, con dei versetti, perché il vento possa portare la Parola di Dio a queste persone”, ha informato Nubia.

“Qui abbiamo molta facilità di evangelizzare, è difficile trovare una persona che non abbia una Bibbia. Questo è stato il mio più grande dolore, sapere che in Brasil noi abbiamo molto accesso alla Parola di Dio e loro no”, ha comparato Cristiane.

Un’altro locale dove esistono persone che sono della Fede e affrontano alte persecuzione è la China, che occupa il 39° luogo nella Lista Mondiale. “Il Vangelo ha molta difficoltà di entrare nel paese per liberare visti ai pastori e non è permesso parlare apertamente di Gesù. Esiste ancora molta persecuzione ai cristiani, che devono nascondere la loro fede”, disse la scrittrice.

Guadagnare anime 

Tu che abiti nell’oceano, vive in un paese democratico e con liberta per credere in qualsiasi cosa magari hai difficoltà in immaginare questa situazione. Oltre a questo rifiuto, molti preferiscono rimanere in questi luoghi per portare il Vangelo alle altre persone, anche vivendo in rischio di vita, come succedeva nella Chiesa Primitiva.

Altri ancora subirono scherni e flagelli, e anche catene e prigionia. Furono lapidati, segati, tentati, morirono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, afflitti, maltrattati (il mondo non era degno di loro), erranti per deserti e monti, in spelonche e grotte della terra.” Ebrei 11:36-38

Davanti a questa scena, tu puoi notare la necessita di espandere il Vangelo nel mondo. Magari alcuni, per il fatto di non aver la chiamata per essere un pastore, moglie di pastore oppure collaboratore, pensano che non possono essere usati per questo. Ma tu stai essendo ingannato.

“Non è necessario essere pastore per servire a Dio e raggiungere delle persone. Tu puoi servi-Lo con le tue offerte, con la tua testimonianza, con la tua carriera, essendo diverso dalle altre persone. Dobbiamo imparare ad usare ciò che Lui ci da e cambiare questo per le anime”, spiega Nubia Siqueira.

L’Universale ha anche tanti gruppi con l’obiettivo di aiutare il prossimo e portare la Parola di Dio. Per essere un volontario, visita il tempio più vicino a casa tua e prenda delle informazioni con il pastore responsabile.

Fonte: Universal.org