La pornografia degrada le vite?

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Nei giorni odierni, molte persone vedono la pornografia come un modo per “pepare” la relazione, ma sarà che questa è il modo migliore di farlo?

In passato, l’accesso alla pornografia era molto difficile, una volta che esistevano soltanto alcune riviste e video cassette. All’epoca esisteva un grande tabù, molto più di oggi, ed erano molte le difficoltà per riuscire ad acquistare una rivista per avere accesso a una video cassetta era necessario essere socio del club di video, ma la persona doveva essere maggiorenne.

Nei giorni odierni, l’accesso a questi contenuti, attraverso internet, è ogni volta più facile, poiché molte persone riescono ad accedere partendo dal loro cellulare o computer. Tale realtà ha fatto sì che molte persone passassero a far uso di questi contenuti in modo compulsivo. Ma, anche se fosse sporadico, il suo consumo può portare problemi a chi ne fa utilizzo.

La parola pornografia ha l’origine in due vocaboli grechi: “porno” che significa prostituta e “grafia” che significa scrivere/registrare. Al scoprire l’origine di questa parola, comprendiamo meglio ciò che la pornografia rappresenta: “prostituzione registrata”.

I problemi che causa
Il sito Psichology Today ha unito vari studi sugli effetti della pornografia nella vita dell’individuo e nella vita coniugale. Secondo questo sito, quando una persona è consumatrice di pornografia finisce per essere meno compromessa e fare meno in modo che il suo rapporto possa avere successo.

I consumatori di pornografia hanno una maggiore tendenza all’infedeltà, secondo lo stesso studio realizzato con uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, che vivono in una relazione: Quanto più è il consumo di pornografia, maggiore è la tendenza al tradimento, questo perché la persona passa a vedere in queste immagini un numero maggiore di possibilità di cambiare di compagno o compagna.

Al di là di questo problema, altri studi dimostrano che la pornografia finisce con il portare una persona ad avere un vizio, che può essere così tanto compulsivo come quello della droga o dell’alcool, contaminando una regione del cervello responsabile delle dipendenze.

Attività sessuale problematica

Uno studio dell’università di Notthingham indica che il consumo di pornografia può essere un percorso verso l’impotenza sessuale, questo perché i consumatori iniziano sempre più presto, tra i 18 e i 25 anni, a guardare questo genere di immagini.
L’autrice dello studio Angelica Gregory riferisce che riceve molti uomini in salute nel suo ambulatorio che soffrono di disfunzione erettile, problema che si manifesta ogni volta più frequente.

La pornografia è anche un forte inibitore della libido sessuale, contaminando il desiderio sessuale di uomini e donne. I consumatori di questo genere di prodotti scambiano le fantasie reali di una vita coniugale sana per una fantasia vista nei film.
Il consumo compulsivo porta molte persone a ricevere molte informazioni nell’area del cervello riservata al desiderio sessuale, finendo in questo modo per non sentire desiderio per il compagno o per la compagna che è lì davanti a lei.

Fonte: Folha de Portugal