La gloria che dura per tutta l’Eternità

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“Così dice l’Eterno: Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere Me, che sono l’Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché Mi compiaccio in queste cose, dice l’Eterno.” Geremia 9.23-24

Conoscere il Signor Gesù è la maggior gloria che l’essere umano può possedere, ha spiegato il vescovo Edir Macedo durante la Parola Amica trasmessa di recente dalla Rede Aleluia – radio.

Però, quando il Signor Gesù afferma: “… ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere Me …”, Egli non sta parlando di una conoscenza teorica, non si tratta di conoscere la storia di Gesù ed anche credere che Egli è morto per te. Lui si sta riferendo ad una conoscenza personale, intima, che avviene solo quando la persona è battezzata con lo Spirito Santo. “È lo Spirito Santo che ci presenta Gesù”, afferma il vescovo.

Tutte le conquiste che una persona può ottenere in questo mondo – beni materiali, famiglia, salute – è per un tempo limitato, fino a quando avrai vita terrena. Ma la gloria data dall’incontro con Dio, per l’esperienza con il Signor Gesù, durerà per tutta l’Eternità.

“È una questione di intelligenza. Che cos’è meglio? Una gloria per 100 anni o una gloria per tutta l’Eternità? Siamo noi che scegliamo”, mette in risalto il vescovo.

Chi obbedisce raggiunge la promessa

Conoscere il Signore Gesù non è una questione di meriti, ma di obbedienza alla direzione dello Spirito Santo. È stato ciò che è avvenuto con i 120 discepoli che hanno obbedito all’orientamento del Signor Gesù di restare in Gerusalemme fino al compimento della promessa del Padre: il battesimo con lo Spirito Santo. Loro obbedirono, ed è per questo che hanno raggiunto la promessa. “Se non ci fosse stata un’unica persona ad obbedire, non ci sarebbe stato il giorno di Pentecoste.”

Il vescovo chiarisce che sarà così anche in questo Digiuno di Daniele. Se soltanto una persona parteciperà con fedeltà, allora lo Spirito Santo verrà esclusivamente per questa persona, dovuto alla sua obbedienza. Ma se tutti obbediranno, tutti saranno visitati da Lui. Quindi, il battesimo con lo Spirito Santo dipende esclusivamente da te, dalla tua obbedienza.

“Quando noi enfatizziamo, battendo su questo tasto per fare il Digiuno di Daniele, è per il tuo stesso bene, perché le informazioni audio-visive riempiono soltanto la tua mente di cose inservibili e sporcizia che questo mondo offre. Come potrai cercare lo Spirito Santo in mezzo alla sporcizia? Perciò, questi 21 giorni sono giustamente per essere puliti, lavati, la nostra mente occupata solo con le cose celestiali, con i pensieri di Dio. Quando facciamo ciò, Dio vede il nostro sforzo, il nostro sacrificio, la nostra volontà, il nostro volere. Lui sta vedendo che vogliamo realmente il Suo Spirito. Quando tu ti sottometti, stai dimostrando a Dio che credi, che tu stai aspettando in Gerusalemme.”

E il vescovo inoltre garantisce che il 1° di marzo, l’ultimo giorno del Digiuno di Daniele, sarà un giorno speciale nell’Universale: “Aspetta, perché questo giorno sarà il più speciale della tua vita.”

Fonte: Universal.org