Qual è il tuo maggiore sogno?

“Vescovo, cosa devo chiedere a Dio? Se dici che sei già liberato/a, che ti sei già battezzato nelle acque e che stai bene, allora, ti dico che, adesso, devi lottare per la realizzazione del tuo maggior sogno. Dopotutto, devi lottare e fare un sacrificio, non puoi separare le due cose. E se allora dici:’Vescovo, io son già uscito dall’Egitto’. Allora, questo significa che hai già consegnato la tua vita nelle mani di Dio e, adesso, devi sacrificare per realizzare i tuoi sogni. Scriverai nella tua richiesta il tuo maggior sogno, uno soltanto, per il quale varrà la pena sacrificare! Ma non possono esser due o tre, non perché Dio non possa, ma perché tu non puoi spezzettare la tua fede. Ricordati che molte persone non ricevono niente perché chiedono male, poiché, tutti sanno chiedere, ma non tutti ricevono. Allora, devi chiedere bene e questo accade quando chiedi secondo una forma definita, ponendo in tutto ciò delle priorità.
‘Vescovo ed io che non sono ancora uscito dall’Egitto, che non sono liberato/a e che ancora ho i miei problemi, come faccio?’.
Per questo, io ti dico che non accadrà nulla! Poiché, devi prima dare priorità alla tua liberazione, dovendo uscire dall’Egitto, che simbolizza la schiavitù e la perturbazione. Prenderai un filo di capello tuo, che rappresenta la tua vita, e ponilo in un nastro, che io lo porterò al Monte Sinai, ossia, la tua vita sarà rappresentata nell’altare naturale di Dio. Tutta la tua vita si consegnerà e il tuo sacrificio farà parte di tutti i tuoi sforzi. Ed ho la certezza che quando il tuo capello giungerà in cima al Monte Sinai, Dio realizzerà il tuo più grande sogno, poiché, Egli ti cambierà in una nuova persona e dandoti una nuova vita.
Tu sai che Dio è sempre lo stesso anche oggi, e che il Monte Sinai è sempre lo stesso e che il Faraone continua ad essere il diavolo; e che Mosè siamo noi e che la terra promessa e il tuo sogno. A questo punto, l’Egitto è la vita che stai vivendo, di sofferenza e di dolore, ed il settimo elemento è la richiesta che rappresenta la fede. E tu arriverai li attraverso il tuo sacrificio volontario, spontaneo e personale con Dio. Pregare, digiunare, leggere la Bibbia ed andare in Chiesa ti purificherà per poter presentare poi il tuo sacrificio, che è ciò che ti manterrà nella dipendenza di Dio.
‘Allora, disse Mosè a Dio: Chi sono io per andare dal Faraone e togliere dall’Egitto i figli di Israele?’ (Esodo 3.11). Tu sei il Mosè della tua casa, del tuo matrimonio e della tua famiglia, ma hai dei limiti e Dio no! Dio realizzò il sogno di Mosè, liberando il suo popolo dalla schiavitù, quando questi già avevano tentato di uscire da quella situazione 40 anni prima ed egli aveva 80 anni. Prima, costoro non erano riusciti, perché si sacrificavano per loro stessi, ma, in quel momento, lo fecero per Dio. E tu, quando eri più giovane, ti sei sacrificato per te stesso, per i tuoi studi, per la religione, per il Governo e non hai realizzato il tuo sogno, ma sacrificando adesso per Dio sarà diverso!
Il Faraone, che rappresenta il diavolo, il distruttore di sogni ed oppressore, disse:’Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese’ (Esodo 1.10). Poiché, il male non vuole che tu moltiplichi, ma quand’è che l’essere umano non si moltiplica? Quando è oppresso e schiavizzato e questo succede quando non si riesce a superare i problemi. Pertanto, ricorda che il diavolo è astuto ed ha rovinato molte persone, rubando ed opprimendo i sogni di molti, solo che non ruberà ed opprimerà nulla dal popolo di Dio, anche se questo viene perseguitato e criticato severamente per il fatto di averti invitato a sacrificare sopra la Parola di Dio, perché le Sue promesse si compiano nella tua vita.
L’Egitto è la tua sofferenza ed il tuo dolore:’Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza’ (Esodo 1.14). E credi che Dio vuole che tu abbia una vita buona? ‘Sono sceso per liberarlo dalla mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Hittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo’ (Esodo 3.8). Allora, Dio vuole che il suo popolo esca dalla terra della schiavitù e della sofferenza ed entri in una vita buona, ampia e che regali latte e miele. Ovvero, il tuo sogno dev’essere realizzato, ma, per questo devi assumerti il tuo sacrificio, la tua richiesta, poiché, questo rappresenta la tua fede. In passato, la richiesta era un’arma di difesa e di attacco, che serviva per custodire le pecore e per tirarle via dai fossi. ‘Il Signore gli disse: «Che hai in mano?». Rispose: «Un bastone»’ (Esodo 4.2).
Puoi non avere amici, né denaro, né un esercito, ma hai una richiesta, e per questo, usala, perché sennò non risolverai nulla; ma, se la userai, andrai e resterai li, perché chi usa la richiesta vince. Alla fine, chi vuole uscire dalla schiavitù deve prendere la sua richiesta”.

Per il tuo servo in Cristo
Vescovo Julio Freitas