La risposta al tuo “PERCHÉ?” (Parte 2)

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Dio voleva fare cose grandi con e nella vita di Abraamo, però era necessario che si separasse da suo nipote:

Lot era come un figlio per Abraamo, e il minimo che lui avrebbe dovuto fare era riconoscere che suo zio era come il padre che lui non ebbe.

Tutti erano rimasti a metà percorso, uno ad uno, tutti (Haran, Nahor e Tare),
probabilmente, morirono, e rimase soltanto Abraamo, e Lot rimanendo alle sue cure.

Tuttavia, Dio permise che accadesse tutto quello, perché Abraamo si liberasse del sentimento di zio, di padre, perché, tra il sentimento di zio e di padre, ciò che doveva prevalere era la FEDE, ossia: NON PUÒ ESSERCI SENTIMENTO, OCCORRE USARE LA FEDE-INTELLIGENTE!

Il sentimento non risolve assolutamente nulla, al contrario, lui crea solo più problemi!

Lot fu la prova viva proprio di questo, giacché lui dimostrò di essere completamente auto-distruttivo davanti a ciò che manifestò, ossia:
*EGOISMO;
*INGRATITUDINE;
*MATERIALISMO.

E per manifestare gli stessi, lui diresse le sue tende fino a giungere a Sodoma, dove tutto ciò che aveva finì per essere distrutto, compreso la sua famiglia. Lot fu fato prigioniero, e dopo esser stato liberato da suo zio Abraamo, tornò alla stessa vita e finì per perdere sua moglie, la dignità, ebbe relazioni sessuali con le sue stesse figlie e, in fine, morì in una caverna, fredda e scura, senza niente e nessuno, svergognato e umiliato. Ed è questo che fa la trinità di Lot (Egoismo, Ingratitudine e Materialismo).

E Abraamo?
Con Abraamo accadde esattamente l’opposto, poiché questi seguì per il deserto, ma, anche così, lui conquistò tutto, figli, nazioni, realizzazione, ecc., perché lui portava con se il più importante: L’OBBEDIENZA ALLA PROMESSA DI DIO, la quale gli garantiva il successo ovunque egli andasse!

Vescovo Júlio Freitas
Juliofreitas.com