C’è ancora posto…

“…Poi il servo gli disse: Signore, è stato fatto come hai comandato, ma c’è ancora posto. Allora il signore disse al servo: Va’ fuori per le vie e lungo le siepi e costringili ad entrare…” (Lc 14.22-23)

Per primo lui mandò il servo in città, dove si trovano le “moltitudini”, ma, dopo siccome c’era ancora posto, l’ha mandato pure nelle vie, villaggi, nei posti dove non passa molta gente, e per questo, apparentemente, sembra non esserci nessuno.

Però, esistono anche i vecchietti che sono da soli a casa, dimenticati dai figli, nipoti e amici, e le persone che sono nel cammino della solitudine… queste persone nessuno le vede, loro restano rinchiuse, di loro a nessuno importa, sono gli “esseri invisibili”, la cui rilevanza sociale è nulla, i “dimenticati” e abbandonati.

Tuttavia, il Signore non si è dimenticato di loro, in realtà, per loro c’era posto nella cena e, anche se loro non avessero desiderato comparire, siccome, avevano già desistito anche dalla loro propria vita, il Signore ha istruito il suo servo che, se fosse stato necessario, li avrebbe dovuti obbligare ad entrare.

Questo significa che esistono persone che, anche avendo bisogno d’aiuto, si rifiutano di riconoscere questo fatto, e di accettarlo o riceverlo. Loro permettono che il loro ego o le opinioni di terzi interferiscano nelle loro decisioni… Infatti, per queste persone è necessario un forte richiamo d’attenzione per il fatto che la loro salvezza dipende dall’accettare l’invito del Signore alla cena, ossia, dall’ INVITO CHE IL SIGNORE GESÙ, DIRETTAMENTE, HA INDIRIZZATO A SE!

VALUTATI:

Chi sei?

Sei una persona triste? Oppressa? Ti consideri un “dimenticato dalla società”?

Bene, questa parola è per te! Il Signore ha mandato il suo servo a cercarti, poiché “c’è ancora posto” al banchetto. “Ma posto per cosa?” Affinché la tu vita diventi sana, felice, prospera, con amore e, soprattutto, sia TRASFORMATA E SALVA!

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com