Era figlio di Abrahamo, però non era Figlio di Dio

“E, essendo tra i tormenti nell’inferno, alzò gli occhi e vide da lontano Abrahamo e Lazzaro nel suo seno. Allora, gridando, disse: “Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abrahamo disse: Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli è consolato e tu soffri.” Luca 16.23-25

Ci sono molte persone che conquistano a causa di una fede abrahamica; a causa di questa fede praticata possiamo considerare questi conquistatori figli di Abrahamo (Galati 3.7 – Sappiate pure che coloro che sono dalla fede sono figli di Abrahamo.)

Ma le conquiste dovrebbero andare in parallelo alla conquista della salvezza, abbiamo un triste esempio, come quello di costui che era all’inferno e chiamava Abrahamo ‘padre’ e Abrahamo lo chiamava figlio. Qui c’è la prova che non era solo un abitudine chiamare Abrahamo ‘padre’, lui era proprio figlio di Abrahamo, se non fosse stato un figlio, Abrahamo, che era un sincero figlio di Dio, non l’avrebbe chiamato figlio.

Adesso viene la domanda che sorge spontanea! Se il ricco era figlio di Abrahamo perché lui era all’inferno?
Purtroppo è questo che stiamo vedendo nei nostri giorni, molte persone hanno fede per conquistare il mondo, ma quando si tratta dela salvezza non usano la stessa fede.
Riescono a nascere dalla fede di Abrahamo, ma non riescono a nascere da Dio, per questo in questo Digiuno di Daniele vogliamo che le persone che sono o non sono nate dalla fede di Abrahamo, siano anche nate da Dio.