In Marco 5.25, il testo parla di una donna malata che possedeva tanto la fede naturale, come quella soprannaturale. Mentre fece uso delle armi della fede naturale, non ci fu risultato, al contrario, lei perse tutto. Investì tutto ciò che aveva nella fede naturale, perché ciò che lei voleva era maggiore di ciò lei aveva.
Ho sempre sentito dire che la fede che cura il corpo è la stessa che salva l’anima. Questo non è vero. Gesù curò dieci lebbrosi e solo uno tornò. Curò il paralitico nella piscina di Betesda, più tardi lo incontrò nel Tempio e gli disse: “Ecco, tu sei stato guarito; non peccare più affinché non ti avvenga di peggio.”
Io vedo e penso che la Chiesa sia cambiata. Lo Spirito Santo è lo stesso, il vescovo Macedo continua ad essere la stessa benedizione, ma la Chiesa è maturata.
Dopo otto anni, ho notato che la salvezza, la fede e lo Spirito Santo hanno avuto sempre priorità nella Chiesa e continuano ad averla.
“Trattandosi delle nostre emozioni, ci sono solo due opzioni: lasciarci dominare da esse e desistere dai nostri obiettivi o dominarle e raggiungere i nostri obiettivi.”
Non esistono mezzi termini o conciliazioni possibili, o siamo nel modo emotivo o nel modo razionale!
La fede sovrannaturale richiede sacrificio.
Il Sacrificio è obbedire alla Parola di Dio;
Il Sacrificio è dire no alla carne e si allo Spirito Santo.
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