Sfida Godllywood

Una “Sfida Godllywood” ha segnato tanto la mia vita: la sfida 6, che era per dimostrare affetto a qualcuno.

Io rimanevo ore a pensare con chi fare questo, fino a che mi è venuta in mente mia sorella.

Io e lei ci odiavamo sin da piccole. Lei voleva sempre picchiarmi e comandarmi, finchè lei è andata all’Università di medicina in Argentina. Pensavo che era meglio così, ma tutti non facevano altro che parlare bene di lei, perché studiava medicina, ed io ero sempre messa da parte. E lì la detestavo ancora di più.

Quando lei entrava in internet per parlare con i miei genitori, io addirittura uscivo dalla sala per non sentire la sua voce.

Allora ho cominciato a fare questa sfida con lei per vedere cosa sarebbe successo.

Iniziai a parlare di più con lei, raccontavo cose divertenti fino a tarda sera in internet… Fino a che lei iniziò a fidarsi di più di me e decise di raccontarmi un segreto: lei era stata violentata varie volte, da bambina, da un nostro cugino, ma rimase traumatizzata e non lo raccontò mai a nessuno. Lei non si curava, non si fidanzava con nessuno, non aveva amici ed era rivoltata. Tante persone, anche io stessa, la consideravamo un “maschiaccio”. E quando lei mi raccontò tutto, capii quanto ero stata ingiusta con lei. Non ho mai cercato di sapere perché era in quel modo, la giudicavo sempre…

Le ho consigliato di partecipare al Progetto Raabe. Lei si è ripresa e non è più la stessa.

Oggi è la mia migliore amica. Non riesco a smettere di avere nostalgia di lei, non vedo l’ora che venga a visitarci…

Oggi ringrazio tanto per la “Sfida Godllywood”.

Amica

Vescovo Edir Macedo
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