Tutta tumefatta
l medico disse di prepararci al peggio, poiché nelle 24 ore successive, Camilla sarebbe potuta morire e, nel caso fosse sopravissuta, sarebbe potuta rimanere con gravi segni. Il racconto di Iris, madre di Camilla, una bambina di 3 anni. In quel momento, dopo il drammatico impatto della terribile notizia, cominciava la prova di fede di Iris e suo marito Giuseppe.
Da anni la coppia pianeggiava di avere un figlio, tanto che nel Luglio 2002 nacque Camilla. La bimba stava per compiere 1 anno e 4 mesi quando la coppia decise di approfittare di un bel giorno di sole per una passeggiata in spiaggia. Quando tornarono a casa, Iris si accorse che la figlia aveva la febbre.
“Camilla piangeva molto e metteva le manine sulla testa, come se stesse sentendo dolore. Anche notai l’apparizione di macchioline nere sul suo viso, che si moltiplicavano rapidamente. Quando arrivammo all’ospedale, lei era tutta tumefatta.”
Racconta Iris.
Con rischio di morte
Al pronto soccorso, immediatamente il medico ha estratto il liquido dalla colonna, e dal risultato dell’esame la conferma:
meningite batterica meningococica. “è il tipo più grave della malattia e il medico avvisò che lei correva il rischio di morte. Disse anche che, pur somministrando antibiotici, si sarebbe potuto verificare un rigetto da parte dell’organismo”. Racconta Iris.
Camilla fu portata all’Unità di Terapia Intensiva, dove rimase in isolamento per un mese, in stato disperato.
“ Appellammo alla fede, perché avevamo la certezza che soltanto Dio poteva non solo liberare nostra figlia dalla morte, ma anche impedire che lei rimanesse vittima di deficienze neurologiche” racconta emozionata la madre di Camilla.
Curata e senza conseguenze
Poco tempo dopo che la coppia depose la loro fiducia nel Signore Gesù per la tanto improbabile cura della bambina, Camilla cominciò a rispondere
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