Altare: luogo di benedizione o maledizione

Internazionali, Notizie |

I collaboratori, pastori e moglie, evangelisti e missionari sono di fondamentale importanza per la rinnovazione dell’Opera di Dio. Nel sviluppare il suo lavoro come servi, è importante che abbiano le sue vite sull’Altare del Signore perché possano aiutare le persone.

Tuttavia, molti perdono la visione spirituale e passano a desiderare posizioni, titoli e l’onore degli uomini. Il libro “L’Oro e l’Altare”, scritto dal Vescovo Edir Macedo, tratta dell’argomento e fa un allerta a coloro che fanno l’Opera di Dio indegnamente, cristiani che diventano un “problema” per la Salvezza delle persone. “Questi che si perdono mettono nell’oro e nell’offerta il motivo del suo impegno all’Opera. Nell’eleggere ciò che è percepibile come la ragione della sua speranza, lasciano di promuovere la gloria di Dio per se stessi.”

Esistono molte persone dentro della chiesa che conoscono la Parola di Dio, ma non la obbediscono. E altre che, anche essendo sull’Altare di Dio, agiscono in modo ribelle, con irriverenza e disprezzano il Signore. L’Altare può essere una fonte di benedizioni per coloro che sono sinceri e fedeli. Tuttavia può anche essere il luogo del rimprovero per coloro che non hanno paura.

Un luogo pericoloso 

“Allo stesso tempo che stare servendo a Dio nel Suo Altare è un privilegio, è anche un compromesso che esige molte serietà e discernimento. Ma, per coloro che fanno finta, questo luogo santo diventa il luogo più pericoloso per restare”, afferma il Vescovo.

La logica della vita è che per insegnare qualcosa a qualcuno è necessario, prima, che impariamo e in seguito pratichiamo. Nel libro, il Vescovo spiega che lo stesso deve essere applicato in relazione agli argomenti spirituali, poiché una persona che non pratica gli Insegnamenti Sacri alla sua vita non ha condizioni di guidare altri a fare.

Questo tipo di situazione non esiste harmonia tra ciò che la persona dice e la sua condotta, ciò che crea un abismo tra l’insegnamento e la pratica. L’ipocrita fa vedere un carattere, ma le sue attitudine rivelano l’opposto e agendo così lui diventa un ostacolo per le persone. “Quando un servo si mantiene fedele, la luce brilla tramite lui, ma, quando lui cade e dà una cattiva testimonianza, immediatamente passa ad irradiarsi tenebre. Così, quanto più elevata la sua posizione nell’Opera, quanto più tempo passa servendo a Dio e quanto più persone influenzano con i suoi insegnamenti, più oltraggi possono provocare il Signore, a causa delle anime che si sono scandalizzati con la sua caduta”, commenta l’autore, che indica la lettura del libro a coloro che dormono nella fede e a coloro che stanno morendo spiritualmente.

Fonte: Universal.org