TUTTI SIAMO ARCHITETTI
In questo periodo, mi piace parlare della vita. Ho donato i vestiti che non usavo più e i libri che non intendevo rileggere.
Invio le scatole per le biblioteche o lascio un volume in un negozio o un bar, con un messaggio: leggilo e passalo ad un altro! Cerco di valutare le mie azioni attraverso una prospettiva più ampia.
Penso nella storia dei tre porcellini. Ognuno di loro si costruì una casa. Due, il lupo le ha distrutte facilmente, ma la terza, resistette perché era solida. A mio parere, le fiabe possiedono una grande saggezza, aldilà della vera storia. E in particolare mi piace questa. Immagino che la vita di ognuno assomigli a una casa. Fragile o solida, dipende da come è costruita.
Molta gente si avvicina a me e dice: “io ho un sogno e voglio realizzarlo!” – quando ascolto questo mi vengono i brividi. Di solito, il sogno e bello, come una casa ben dipinta. Ma, senza fondamenta, le pareti crollano, e la casa cade improvvisamente, e la persona rimane sola, come le macerie, lamentandosi.
Nella mia area professionale, questo è molto comune. Quotidianamente vengo cercato da qualcuno che sogna di essere un attore, senza aver studiato o fatto teatro. Com’è possibile scommettere su una professione che neanche si conosce?
C’è chi lascia tutto per una passione. Un amico ha abbandonato la moglie e il figlio appena nato per la nuova passione che è durata fino alla notte dove, nell’appartamento del decimo piano, lei a affermato che poteva volare.
– smettila di giocare – rispose lui.
– io so volare, si! – ribatté lei.
aprì le braccia, pronta per saltare dalla finestra. Lui l’ha afferrata, e a gridato aiuto e quasi cadevano tutte e due. Lui e andato a vivere da solo, con un gatto, ricordandosi dei bei tempi della vita domestica, del figlio, dell’armonia persa! Alcune persone si preoccupano solo con le fondamenta. Dedicano la vita per le cose materiali, ma, quando il vento si alza, non ci sono pareti per proteggerlo. Altri non mettono la porta, per questo qualsiasi entra nella loro vita.
Ho un amico che non sa dire di “no” ( la parola non è magica come una porta blindata). Da in prestito i suoi soldi e mai li riceve indietro. Si innamora di donne problematiche. Vive vicino a persone che gli succhiano l’energie come degli autentici vampiri emozionali. Ad un certo punto, gli chiesi: perché lasci tanta gente che non dovrebbe, avvicinarsi a te?
E lui sempre mi rispondeva che nel prossimo anno sarebbe stato differente. Niente cambierà se non sistemerà la casa della sua vita. Sono cumini le persone che non pensano nel tetto. Vivono come se i giorni di tempesta mai arriveranno. E, quando piove, la sua casa si allaga. Al contrario di quelli che si prendono cura delle fondamenta, esse non si preoccupano con il giorno dopo.
Una volta, un amica riuscì a vendere un terreno di molto valore, ricevuto in eredità. Commentai:
– adesso puoi comprarti un appartamento in cui vivere.
Lei preferì affittare una villa. La arredò e duranti i mesi visse come una regina. Quasi un anno dopo, già non aveva più soldi per mettere una bistecca in tavola!
Approfitto della feste di fine anno per esaminare la casa che ho costruito.
Qualche parte si è rotta perché ho preso una decisione contro i miei principi?
Ho lasciato qualche piastrella rotta?
Ho qualche questione in sospeso che mi da fastidio, come una perdita?
La mia porta ha la chiave per essere sempre ben chiusa quando ce ne bisogno, ma anche per essere aperta quando vengono le persone che amo?
É un buon momento per decidere per sistemare, per cambiare alcune cose e rendere la casa più piacevole.
Sono circondato da una sensazione molto speciale.
Nel corso degli anni, ogni persona costruisce la sua casa.
Il bello è che si può sempre restaurare, sistemare, decorare!
E, nell’eterna opportunità di ricominciare, risiede la gran bellezza di essere architetti della nostra propria vita!
“E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.” (Matteo 7.26)
Per il tuo servo in Cristo
Vescovo Julio Freitas