Le colonne

Anania non fu un vincitore, perciò, non fu una colonna portante della Casa di Dio. Poiché, per essere una colonna della Casa del Signore, devi vincere l’ipocrisia, la timidezza, il preconcetto, il materialismo, l’ansietà, il dubbio, la desolazione e l’orgoglio.

Tieni presente che abbiamo menzionato la colonna e non il mattone, la parete o il tetto, perché se mancasse una tegola, un mattone o se la parete avesse un buco resterebbe brutto, ma rimarrebbe. E se dovesse mancare la colonna? Tutto l’edificio cadrebbe!

Alcune ore più tardi, arriva Safira, moglie di Anania, e non sapendo cosa sarebbe accaduto, mente. “Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te». D’improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito” (At 5.9-10).

Lei necessitava di questo? No! Perché non siamo obbligati a nulla. Ma se facciamo le cose per Dio, queste dovranno essere fatte con timore, fede, devozione e dolcezza, e non per imposizione od obbligo, perché Dio ama chi si da con allegria. Con ciò, esistono molte persone che tentano nella decima, nelle offerte, lodi, evangelizzazione, leggendo la Bibbia e vivendo la Parola di Dio, ma a loro modo ed è, per questo che non funziona.

Non dev’essere al tuo o al mio modo, ma nel modo di Dio. Se crediamo in Lui, così come dice la Sacra Scrittura, dal nostro interiore fluiranno rii di acqua viva. In caso contrario, invece che fluire vita, fluirà morte, paura, ansietà, dubbio, tristezza e magoni.

“Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio nome nuovo” (Apocalisse 3.12). Allora, la prima cosa che chiama attenzione è l’essere una colonna nel santuario di Dio, nella Chiesa fisica qui in Terra, mantenendola con le decime e le offerte, occorre che tu vinca.
Cosa?

I sentimenti, i pensieri, le difficoltà, la discriminazione, il salario defraudato, l’orgoglio e la timidezza, poiché perché la colonna sia edificata, bisogna raggiungere la roccia. Ricorda che fin quando non si trova la roccia, non si possono costruire i fondamenti, ovvero la colonna. Allora, per arrivare alla roccia dobbiamo sforzarci, sacrificare, lottare e sudare, poiché, questo è inevitabile! E questa roccia è il Signore Gesù!

Quando vincerai tutto questo arrivando al Signore Gesù, praticando la Sua Parola, sacrificandoti e perseverando, allora, diverrai colonna. Colonna permanente, che non andrà più via da li! Ovverosia, per arrivare a ciò, attraverso l’uso della tua fede, mai più sarai smosso – salute, prosperità, benedizione, famiglia…- perché tu sei una colonna.

Permarrai! Sarai benedetto in eterno! Il tuo soprannome sarà il nome di Dio e tutti lo diranno, dicendo che li c’è un figlio di Dio; tutti vedranno Dio nella tua salute, nella tua prosperità e nella tua famiglia, infine, vedranno Dio in te stesso.

E così come hai dato priorità allo Spirito Santo, la tua comunione con Dio abitando nella Sua Casa – spirituale – allora, abiterai nella Casa di Dio – quella fisica – che è la Chiesa. E quando sarai perseguitato, criticato, in giustiziato, discriminato, permarrai e prevarrai. Così come anche permarrà la Gerusalemme di Dio, che scenderà dai cieli e dove staremo per tutta l’eternità. Ci vediamo nella IURD, o sulle Nuvole!

Parte 1

Dio chiarisce il fatto che solo i vincitori possono essere le colonne del Suo Santuario. Ma qualcuno dirà:”che vincitori sono questi?”. Nella Casa di Dio vi è tutto ciò che è buono! Secondo la Bibbia, nel libro di Genesi, la Chiesa fisica, dove consacriamo per cercare Dio, li è la porta del cielo. Non è cielo, ma la porta che conduce li. Allora, nella Chiesa vi è salute, pace, vita, motivazione, disciplina. Tutto quello che accade in Chiesa è per il nostro bene, così come le cattive testimonianze ed i cattivi esempi.

Come, ad esempio, parlando della Chiesa primitiva, del caso di Anania e Safira, i quali volendo dimostrare il desiderio d’essere pieni dello Spirito Santo e di servire Dio, combinarono di vendere la proprietà che avevano per porla ai piedi degli apostoli non il vero valore, ma la metà, così come riportato nel libro degli Atti degli Apostoli.

All’epoca, così come adesso, le persone facevano il sacrificio in modo spontaneo, vendendo i propri beni per collocare il ricavato ai piedi degli apostoli, che lo ridistribuivano in accordo con le necessità dell’Opera di Dio.

Anania e Safira, volendo ingannare lo Spirito Santo, pensando che Questi non pesasse i loro pensieri e le intenzioni dei loro cuori, fecero quest’accordo. Ma, i discepoli erano obbligati a fare un voto di sacrificio? Leggi e cerca se questi fossero obbligati a fare le offerte o i sacrifici, a seguire Dio ed amare Cristo. Nessuno era obbligato! Con ciò, loro volevano dimostrare cosa in realtà non erano. Ovvero, esiste ipocrisia, falsità e religiosità.

Dice la Bibbia che quando Anania arrivò davanti a Pietro, con il denaro e lo collocò ai suoi piedi, egli gli disse:”…perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno?

Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest’azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio». All’udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano” (Atti 5.3-5). Perciò, non provare a comprare Dio, né a fare le cose a tuo modo, tantomeno ingannandoLo, perché Egli non necessita di nulla.

Per il tuo servo in Cristo
Vescovo Julio Freitas