disintossicazione dall’incredulità

20º giorno – Disintossicati dall’incredulità

Ancor più di quelli che credono, l’incredulità fa si che la persona crei o cerchi sempre argomenti per giustificare la sua incredulità. L’incredulità nega fatti inconfutabili e anche stando davanti alla verità, cerca sempre parole per diffamare o distorcere quello che vede con i propri occhi.

“State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente.” (Ebrei 3.12)

19º giorno – Disintossicati dall’infedeltà

La fedeltà è una qualità curiosa, perché lei si manifesta in tutto, sia nelle cose grandi che in quelle piccole e in qualsiasi occasione, tanto nelle attitudini pratiche, come nei pensieri. Per questo, chi non riesce ad essere fedele in quello che vede in quello che fa, come nel lavoro, con il marito o la moglie; in quello che dice e promette, non lo sarà con Dio! La fedeltà, sia in quello che si vede o si verbalizza, non può essere sostenuta appena dalle parole, lei deve essere materializzata, per questo, chi non è fedele a chi non gli sta davanti fisicamente, non ne sarà neanche davanti allo spirituale, che è Dio.

“Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, FEDELTÁ .” (Galati 5.22)

18º giorno – Disintossicati dalla malvagità/crudeltà

Al contrario di quello che molti pensano, la malvagità è un’azione che non solo danneggia gli altri, ma anche chi lo pratica. Nel fare tutto per pregiudicare i colleghi, compagni, famigliari e addirittura sconosciuti, molte volte, le persone malvagia finisce per fare false testimonianze, mettendo uno contro l’altro, prendendo e mettendo informazioni che non son vere, stimolando litigi, divisioni, aggressioni e odio tra lei e tutti gli altri.
“ Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia presenza la malvagità delle vostre azioni, cessate di fare il male.” (Isaia 1.16)

17º giorno – Disintossicati dalla vendetta

Quando la persona è dominata dallo spirito d’ingiustizia, lei ha il desiderio di pagare con la stessa moneta. Non importa se l’ingiustizia che lei ha sofferto è stata causata da qualcuno o se è stato frutto di una circostanza della vita, lei passa a dire e a fare cose per ferire Dio, lamentandosi il perché Lui ha permesso che succedesse quello! In più lei finisce per perdere il senso della Giustizia e, conseguentemente, la ragione, passando a voler fare giustizia con le proprie mani.

“ Perché l’ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empietà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità nell’ingiustizia.” (Romani 1.18)

16º giorno – Disintossicati dall’insicurezza

La persona insicura finisce per vivere sempre in una aspettativa negativa. Pensa che quello che dice o che ha fatto non è giusto, aspettandosi qualche errore. Questo fa si che la persona non si da il valore dovuto, causa dalle innumerevoli domande, dovute sempre alla stessa relazione e alla stessa situazione o argomento. E, quando succede qualcosa di negativo, la persona afferma con tutta la convinzione: “lo sapevo…” “me l’aspettavo…” – senza assumersi la responsabilità che quel disastro è stato causato dalla sua propria fede negativa.

15º giorno – Disintossicati dalla debolezza

La debolezza può rivelarsi in differenti circostanze, mi diventa evidente specialmente quando la persona dice di credere in Dio, ma si tira indietro davanti ad una decisone che deve prendere. Lei, semplicemente non ha il coraggio per sacrificare, dice: “non posso…” “non ci riesco…” “è difficile per me…” e, quando lo fa, lo fa per metà, con debolezza, ora evangelizza, va in chiesa, digiuna, lavora, studia , ma non finisce mai niente,perché è debole, e il peggio è chi gli sta intorno gli dice: “il tuo dio e debole!”

“L’Eterno è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? L’Eterno è la roccaforte della mia vita; di chi avrò paura? (…) Anche se si accampasse un esercito contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; anche se scoppiasse una guerra contro di me, anche allora avrei fiducia.” (Salmi 27.1 e 3)

14º giorno – Disintossicati dall’adagiamento

L’adagiamento è ispirato da una specie di auto-soddisfazione. La persona si sente degna, ho perché ha fatto qualcosa nel passato o perché è dovuto anche da alcuni tratti del carattere, come non desiderare di parlare male di nessuno, essere onesta, religiosa, fare carità, come se questo compensasse la sua mancanza di consegna (che è l’uso della fede intelligenze – biblica). Per attitudine che sono di suo obbligo, lei usa questi argomenti per non sacrificare le sue emozioni e desideri, finendo di pensare che la situazione che vive è normale e cosi continua nella vita.

“Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori. Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.” (Efesini 2.8-10)

13º giorno – Disintossicati dalla falsità

Vivere una vita sotto lo stigma di falsità è basicamente, essere qualcosa davanti e dietro essere un’altra. Le situazioni e le circostanze che la persona falsa vive nel suo giorno dopo giorno la portano a fingere che si compiace o che la soddisfa, arrivando al punto di affermare che è quello, concordando con tutto quello che è stato detto o fatto, quando in fondo in fondo, non è quello che pensa realmente.

“Tienimi lontano dalla falsità e, nella tua grazia, fammi conoscere la tua legge.” (Salmi 119.29)

12º giorno – Disintossicati dalla timidezza

La persona timida normalmente vive nella vergogna e preoccupata con quelli che gli altri potrebbero dire o pesare di lei. Lei pensa, crede verbalizza che potrebbe vedere diventare ed essere non importa a nessuno, perché secondo lei non soddisfa le condizioni e le capacità sufficienti o necessarie per essere riconosciuta e valorizzata.

“Poiché la follia di Dio è più savia degli uomini e la debolezza di Dio più forte degli uomini.” (1 Corinzi 1.25)

11º giorno – Disintossicati dall’autocommiserazione

Una persona che pratica l’autocommiserazione ha come abitudine sentire la peggior creatura, ma essenzialmente, vuole che gli altri la vedano come “poveretto”, incapace, piccola e infelice. Ma ciò che la lascia realmente “felice” è quando incontra qualcuno che la conforta con parole negative, dicendo: “… è proprio così …” “ … esistono altre persone uguali a te o anche peggiori …” ecc.

“Il debole dica: “Sono forte!”.” (Gioele 3.10)

10° giorno – Disintossicazione dall’idolo

Al contrario di quello che si propaga, l’idolatria non si verifica appena in relazione alle immagini di santi o sfingi, in realtà, l’amore e la troppa fiducia in qualcosa o in qualcuno è una forma d’idolatria. Mettere sempre al primo posto nella tua vita un obiettivo, un bene materiale e addirittura un famigliare è uno ostacolo per la persona di consegnarsi completamente a Dio.

“Non avrai altri dèi davanti a me. Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.” (Esodo 20.3-4)

9º Giorno – Disintossicazione dal malocchio

Avere il malocchio è stare sempre pronto a vedere buchi ed errori negli altri e non vedere mai ciò che buono e positivo. Persone così vivono per criticare, perché normalmente, vedono solo i difetti, stanno costantemente preoccupati con quello che gli altri fanno o lasciano di fare, giudicano, condannano e addirittura vedono problemi dove non esistono.

“La lampada del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malato, anche tutto il tuo corpo sarà pieno di tenebre.” (Luca 11.34)

8º giorno – Disintossicati dalla malizia

Chi è malizioso guarda appena i propri interessi è sempre inclinato verso ciò che è male negativo, fa sempre tutto con secondi intenzioni, non si fida di nessuno, non vede la sincerità in nessuno e, principalmente, in quelli che dicono la verità.

“ Fratelli, non siate bambini di senno, ma siate bambini in malizia…” (1 Corinzi 14.20)

7º giorno – Disintossicati dall’avadità

Quando parliamo di avidità, molte volte si pensa al denaro o appena nei beni materiali, quando questo attaccamento può rivelarsi sopra variate cose, come una macchina, una casa, o anche una persona, famigliari o amici. L’avidità fa la persona pensare che lei possiede la maggior ricchezza o ragione di vita. La persona diventa meschina, litiga, discute, offende per cose banali e piccole, mettendosi in ridicolo nell’esigere cose non faranno la minima differenza.

“Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e AVIDITÁ, che è idolatria; per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza.” (Colossesi 3.5.-6)

6º giorno – Disintossicati dall’auto-sufficienza

L’Auto-sufficienza porta la persona a pensare che già fa tutto sa tutto, non accettando quando viene ripresa o gli è dato un insegnamento. Il poco che lei ha, lo attribuisce agli sforzi del suo braccio e alle sue conoscenze, pensando che non è necessario nient’altro, ma, se fosse, lei ha la condizione di risolvere o fare da solo!

“ L’orgoglio dell’uomo lo porta in basso, ma chi è umile di spirito otterrà gloria.” (Proverbi 29.23)

5º giorno – Disintossicati dalla colpa

La colpa rivela quando una persona: si auto-condanna; crede che non ha valore; che non serva a niente; si sente impotente; vive nel passato e si incolpa per cose che ha fatto ho lasciato di fare. Intanto, la persona deve perdonarsi, perché Cristo è morto e resuscitato per togliere ognitipo di colpa, attraverso il pentimento sincero.

“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” (1 Giovanni 1.9)

4º giorno – Disintossicati dalla Religiosità

Comprensione: Fare sempre la stessa cosa, molte volte guidati per sollevare la coscienza, in modo sistematico … è il motivo perché la vita di molti continua a stare nella stessa condizione: distrutta e vuota. Perché ci si adagia e molte volte si pensa e addirittura si arriva a parlare certe espressioni che i nostri antenati usavano: “è la mia croce …” o “è il mio carma” “ è il mio destino”;ecc. sono idee che la religione incute nella mente, facendo diventare le persone dipendi dalle dottrine, costumi e tradizioni.

“ Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo,” (Colossesi 2.8)

3º giorno – Disintossicati dalla Paura

Comprensione: La paura impedisce alla persona di agire, di avanzare, di scoprire i propri talenti e potenziali, la paura fa sempre agire senza fiducia. È così distruttrice che porta la persona a credere che succederà esattamente quello che teme. E c’è solo una maniera di vincere la paura, cioè quello di affrontarlo e combatterlo! Se lo temi, ammettilo, credi nella Parola di Dio, rigettalo e disintossicati.

“Il Signore è il mio aiuto, e io non temerò. Che cosa mi potrà fare l’uomo?” (Ebrei 13.6)

2º giorno – Disintossicati dal rancore

Comprensione: La persona che mantiene e alimenta questo sentimento, che è velenoso, corrosivo e distruttivo, non solo rimane contaminata ma anche intossicata. Fin quando il rancore viene mantenuta nel cuore, la persona è considerata un assassino, perché sta assassinando la persona verso cui a il rancore e, principalmente, a se stessa. È stato provato dalla scienza che il rancore da origine a innumerevoli malattie, per questo, se desideri il perdono di Dio e il Suo Spirito, prima dei perdonare di tutto cuore, perché solo in questo modo lo Spirito Santo troverà spazio per entrare e rimanere.

“ E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati. Ma se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà i vostri peccati.” (Marco 11.25-26)

1º giorno – Disintossicati del Dubbio

Comprensione: la indecisione o credere che si è presa la decisione sbagliata sono una delle cose peggiori che esistono in relazione alla fede! Così agisce il dubbio, facendo rimanere la persona con il dubbio tra il dare ascolto alla Voce di Dio o quella del male. La Voce di Dio è la certezza, la convinzione e chi manifesta il dubbio non riesce a discernere una dall’altro. Le persone passano appena ad ascoltare la voce dell’inganno, rimangono “sopra il muro” senza sapere se ci si consegna totalmente o se si continua a vivere a modo proprio, diviso! Ma non c’è modo di servire due Signori.

“… perché chi dubita è simile all’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Non pensi infatti un tal uomo di ricevere qualcosa dal Signore, perché è un uomo dal cuore doppio, instabile in tutte le sue vie.” (Giacomo 1.6-8)

Ci vediamo in Chiesa o tra le nuvole!


 

 

 

 

Per il tuo servo in Cristo
Vescovo Julio Cesar
Bispojulio.com