La Grande Opera
“1 Quando Samballat, Tobia e Ghesem, l’Arabo, e gli altri nostri nemici ebbero udito che avevo ricostruito le mura e che non c’era più rimasta nessuna breccia, sebbene allora non avessi ancora messo i battenti alle porte…”
“1 Quando Samballat, Tobia e Ghesem, l’Arabo, e gli altri nostri nemici ebbero udito che avevo ricostruito le mura e che non c’era più rimasta nessuna breccia, sebbene allora non avessi ancora messo i battenti alle porte…”
Tutto ciò che il diavolo aspetta è questo, il fallimento delle persone nei confronti di Dio, in questo lui vede che non c’è stato un impegno delle persone nella loro parola, quindi il diavolo inizia ad avere forza.
Lui non sente niente, se non la certezza assoluta che Dio lo ha chiamato. La fede è certezza, una convinzione delle cose che non si vedono. Il Signor Gesù, per esempio: Chi ti garantisce che Lui è vivo ed è seduto alla destra del Dio-Padre Onnipotente, e intercede per i Suoi? (Romani 8.34). Chi garantisce l’esistenza dello Spirito Santo? (Romani 8.26-27). Chi garantisce l’esistenza di Dio?
Se l’agricoltore riceve informazioni tecniche che il periodo è inadatto per seminare, lui seminerà lo stesso? È chiaro che la risposta è no!
Così succede con la Parola di Dio. Il diavolo lavora con la parola tecnica del dubbio. Lui semina parole di dubbio per neutralizzare la fede nella Parola di Dio. Lui sa che, se c’è obbedienza alla Parola di Dio, le promesse contenute in essa saranno compiute.
“Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, dentro di se pregava così: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo.” (Luca 18.10-12)
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