Chiesa Universale in Angola è riaperta

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Fedeli hanno celebrato la Pasqua dentro i tempi che erano chiusi da quasi 2 mesi

Nel giorno di Pasqua, data che è considerata dai cristiani di tutto il mondo come il giorno della vittoria, poiché segna la resurrezione del Signor Gesù, chi ha ricevuto il più grande regalo sono stati i fedeli della Chiesa Universale del Regno di Dio in Angola. Questo perché, dopo quasi 2 mesi senza potersi riunire nei tempi, in seguito ad una sospensione delle attività della Chiesa, stabilita dal Governo angolano, i Cenacoli dello Spirito Santo di tutto il paese sono stati riaperti.

Ansiosi e ripieni di allegria, più di 250 mila persone si sono presentate nelle chiese, per ringraziare Dio per la vittoria concessa.

“Molte grazie. Ho ricevuto un grande regalo: le porte della mia amata Chiesa aperte”, ha commentato Alex Sandro Santos, pastore della Chiesa nel paese, che ha insistito per ringraziare tutti per le preghiere fatte in favore della causa, poiché loro non sono state ristrette solo da parte del popolo angolano, ma sono state fatte in tutto il mondo, tramite la mobilitazione di internet.

La moglie del pastore Alex, Maria de Lourdes, anche non può contenere la soddisfazione di essere presente questo momento speciale. “È un’allegria senza eguali. È stato molto bello essere nuovamente insieme a questo popolo. Questa è la mia vita, questa è la mia fede.”

Nel Cenacolo dell’Alvalade, a Luanda, sede Nazionale dell’Universale in Angola, il vescovo Augusto Dias, responsabile del lavoro della Chiesa nel paese, quando si è sorpreso per gli applausi e fischi, da parte delle 4mila persone presenti nel locale, che non hanno potuto contenere l’immensa allegria di essere nuovamente insieme nella Casa di Dio.

“Gli applausi sono stati un segno di ringraziamento al Signor Gesù, per non aver abbandonato il tuo popolo nel momento della turbolenza che la Chiesa ha vissuto, durante i giorni in cui è stata interdetta”, ha commentato il vescovo Augusto

Il vescovo ha anche insistito per ringraziare i fedeli per la fedeltà, fiducia e modo ordinato in cui si sono mantenuti durante tutta la sospensione, poiché, in nessun momento, si sono ribellati al Governo, ma si sono rivoltati davanti a Dio, unendosi in preghiera, con la certezza che la risposta sarebbe arrivata.

Stabilita legalmente in Angola dal 1992, come attestano i documenti ufficiali rilasciati dallo stato, la Universale ha 230 templi, 430 pastori e circa 500 mila fedeli nel paese. Da allora, vengono fatti lavori sociali incessantemente da parte dei missionari, che non misurano le forze per portare appoggio spirituale e fisico ai necessitati.

Se c’è chi pensa che dopo questa persecuzione le azioni in favore del popolo cesseranno, si sta ingannando, poiché, d’accordo col vescovo Augusto, loro continueranno ad aumentare sempre di più.

“L’Universale in Angola continuerà ad essere un alleato sociale dello Stato angolano, nei lavori di evangelizzazione e mobilitazione di tossicodipendenti, campagna di donazione di sangue negli ospedali, visite agli ospedali, prigioni e case carenti, così come campagne di donazione di beni di prima necessità alle persone svantaggiate.”

Ancora una volta la Parola di Dio si è compiuta e tutti hanno rallegrarsi insieme, dicendo che, di fatto, la porta che Dio apre nessuno la chiude.

“E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.” Matteo 16.18

(*) Con le informazioni di Manuel Gabriel – Angola