Una saggia di questo mondo

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“Dal tanto seguire i programmi, ieri ho deciso di “uccidere” la mia curiosità.
Ero in riunione e ho scoperto di essere una saggia di questo mondo.

Sono un menager e comandavo in una società in Svizzera, ma a causa di vari problemi, sono tornata in Brasile separata, disoccupata e tornando a vivere nuovamente con i genitori. Una vergogna senza limite e una grande retrocessione nella mia vita.

Ogni parola che lei pronunciava era come un “ceffone” di verità. E mentre la ragazza della testimonianza stava parlando, la mia anima si contorceva, poiché, lei aveva palesemente meno informazione di me, ma, ha tutto ciò che io ho perso.

Ciò che ha chiamato di più la mia attenzione è stato il suo aspetto, dato che anche quando vivevo in Svizzera, non ho mai avuto una vera allegria. Non sono salita sull’Altare perché non volevo essere riconosciuta, ma sono già nel Fuoco Santo. Sono uscita con una pace che da anni non sentivo. Avevo pensato che mi avrebbero rubato il denaro, ma mi hanno rubato la mia disperazione. Per questo, ringrazio.”

“Poiché la follia di Dio è più savia degli uomini e la debolezza di Dio più forte degli uomini… ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per svergognare le savie; e Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti.”

1 Corinzi 1.25-27

Questa è la testimonianza che lei ha ascoltato:

– Com’era quando è arrivata nella Chiesa Universale?
– Povera e miserabile!
– Povera e miserabile, come?
– Senza niente! Io provengo da una famiglia molto, molto, molto umile!
– Che cos’è quella lì?
– È una casa, che era mia. Era 5 x 4, ed io ero già in chiesa, e vivevo in questa casa. I miei occhi erano ciechi! Avevo la volontà, ma non avevo coraggio! Non ho mai avuto il coraggio di salire sull’Altare per sacrificare, anche perché non capivo che cos’era il sacrificio! Io lo trovavo molto bello, perché prima ero molto indemoniata! Litigavo molto con mio marito, perché pretendevo molto le cose da lui, cose che non mi poteva dare. I miei figli vivevano una vera miseria! Fame! Sono arrivata a dormire sul pavimento. Sono stata umiliata molto dai miei parenti!
– Pur essendo in chiesa, la vita continuava …
– … in questo modo, vescovo!
– Ciò che è avvenuto è stato un piccolo miglioramento con questa baracca!
– Si! Io pensavo che fosse ottimo! Essere riuscita a costruire questa parte
– … era così conformata? …
– Praticamente mi ero conformata perché, io non sarei mai uscita da quella baracchina! Capisce?! Perché avevo già fatto una parte, dove mettere i letti dei miei figli … avevo più privacy, ma ero arrivata a passare fame! Ho passato anche molte necessità! Quello è stato un periodo in cui compravamo la carcassa del pollo, e mangiavamo più carcassa … e per completare la pietanza, mettevo più patate! Davo ai miei figli, e in verità, c’erano sere che io non mangiavo perché, dovevo lasciare per mio marito, che lavorava tutto il giorno! Quando arrivava alla sera, lo dovevo aiutarlo a portare il cibo alla bocca, perché lui non riusciva con la sua mano, che era molto rigida perché lavorava molto al freddo!
– Quando è stato che lei si è rivoltata?
– Ho detto a Dio: o Lui cambiava la mia vita, o Lui mi uccideva! Perché non accettavo più vivere in quella miseria! Dovevo fare in modo che qualcosa accadesse!
– In questi giorni lei ha detto queste cose a Dio?
– Si, l’ho fatto! Mio marito era tornato dal lavoro e non avevo niente! Neanche un centesimo! Quel momento è stata nel periodo del Fuoco Santo! Sono arrivata qui, e stavano parlando del Fuoco Santo. L’unica cosa che avevo capito e che le persone dovevano dare tutto quello che avevano! Ma io non avevo niente, che cosa potevo dare!? Avevo i miei vestiti che al dire il vero usavo per fare la spesa. Sono andata e li ho venduti. Sono riuscita a ricavarne quasi 300,00 reais (88.7855 euro). Ho guardato il denaro e, ho guardato i miei figli … ho pianto, e ho detto che se Dio avesse cambiato la mia vita, io Lo avrei servito per sempre!
– Questa è stato il primo Fuoco Santo?
– È stato il mio primo Fuoco Santo!
– Lei è salita sull’Altare e ha messo questi 300,00 reais (88.7855 euro), che avrebbero potuto togliere la fame, risolto qualcosa!?
– Si!
– Lei ha deciso di andare all’Altare!
– Si! Nel mio secondo Fuoco Santo, avevamo un elettore di DVD, lo abbiamo venduto io e mio marito e lo abbiamo messo sull’Altare. Il nostro terzo Fuoco Santo … so solo che aumentava!
– Di Fuoco Santo in Fuoco Santo!
– Si, aumentava. In quel momento io non sapevo il suo voto, io gli dissi: tu fai il tuo, ed io faccio il mio! Adesso ognuno di noi deve camminare per conto proprio! Così lui ha fatto il suo, di cui non conosco l’importo. Il mio l’ho fatto … penso dell’importo di … dai 300,00 del primo, nel secondo penso quasi 800,00 (221.5760 euro), che ho venduto borse, … ho venduto tutto quello che avevo! Facevo le mani-cure per aumentare il denaro … perché era quello che avevo e che davo! L’ultimo che ho fatto, che sono salita sull’Altare, che Dio mi ha chiesto due auto! Lui mi ha chiesto, ed io volevo dare quella che valeva di meno! E quando ero nella riunione, ho sentito come fosse stato il proprio Dio, e nello stesso momento, mio marito toccandomi mi disse: diamo l’altra! Ed io gli risposi ok! Diamo l’altra! Siamo saliti, abbiamo dato un auto. Nell’ultimo Fuoco Santo abbiamo dato un auto una Santa Fe blindata sull’Altare!
– Che cos’è quello lì?
– È il mio sacrificio!
– Questo è il sacrificio di adesso?
– Si, di adesso! È una Mercedes!
– E la baracca? Lei non vive in quella baracca?
– No! Che cos’ha oggi?
– Oggi ho varie case, abbiamo tre appartamenti, di piccole camere, abbiamo tre camere dove dobbiamo costruire, una casa, la seconda, perché la famiglia lo merita. Ho casa mia… io non ricordo bene, perché mi sono dimenticata di chiedere a mio marito, se è di 600 mq. Che va da una via all’altra …
– E lei ha nostalgia di quella baracca?
– No!
– Dio la benedica ancora di più!

Ha collaborato: Vescovo Gonçalves

Vescovo Edir Macedo