Automutilazione del corpo e dell’anima

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Per 8 anni mi sono tagliata. Questo desiderio è sempre sorto dopo l’affrontare di un problema con la mia famiglia, perché serbavo molta rabbia ed anche, dopo l’uso di droghe e alcool.

Qualche giorno fa, ho visto l’invito della Veglia della Forza Giovane nelle reti sociali e, ho deciso di cambiare vita. Arrivando, mi sono sentita indifferente e angosciata. Mi ero già tagliata a casa e, prima di iniziare la veglia, mi volevo chiudere nel bagno della chiesa per tagliarmi, ma c’era molto movimento e non volevo che qualcuno mi vedesse.

Il desiderio continuava ad aumentare, tant’è che avevo la lametta in tasca. Avevo in bocca il sapore dell’alcool e il desiderio di bere era immenso. Tornai alla riunione, quando sentii la Parola e mi sono scollegata dal mondo e da tutti. La Parola aveva toccato il mio cuore, al punto tale che la tristezza e il desiderio di mutilarmi se ne era andato via, dimenticandomi anche dell’alcool.

Quando il vescovo ha domandato se c’era qualche giovane con la lametta in tasca, ordinando di lasciarla sull’Altare, non ho pensato due volte. Ho lasciato quello che avevo in tasca e andai davanti dell’Altare. La collaboratrice ha pregato per me e sono sicura di essere stata liberata. Ho preso la decisione, mi sono battezzata e ho consegnato la mia vita nelle mani di Dio. Oggi non sento più il desiderio di mutilarmi e nemmeno il desiderio di bere. Questa veglia è stata un cambiamento di vita. È stata una grande opportunità che ho avuto. Realmente oggi dico: vale la pena vivere!

Jessica, 23 anni

Ha collaborato: Vescovo Marcello Brayner

Vescovo Edir Macedo