Sei già stato un credente (Parte 2)

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Di sicuro qualcuno di noi ha già sentito parlare di lui, giacché Tommaso fu il protagonista di una delle scene più tristi, dopo che il signor Gesù ebbe dato la sua vita per lui… ma, di questo ne parleremo in parti …

Tommaso stette dall’inizio del Ministero del Signor Gesù, come anche fino alla Sua morte, sul monte Calvario, fino alla fine, mentre tutti i discepoli si erano nascosti da tempo. Perché? Lui non era il più fervoroso dei discepoli, non era nemmeno colui che risaltava di più per le sue qualità… no, ciò che Tommaso voleva era VEDERE… per questo, lui doveva essere presente fino alla fine. Ma, subito dopo la morte del suo Maestro, Tommaso era pieno di paura, senza risposte e con molti dubbi… per questo, seguì il cammino più “facile”: si allontanò dagli altri della Fede, perché il dubbio porta all’allontanamento e l’allontanamento porta al dubbio! Tommaso era preso in questo circolo vizioso, che lo portò a vivere gli 8 giorni più tristi e angoscianti della sua vita.

“Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù (Nel terzo giorno dopo la crocifissione – Domenica). Gli altri discepoli dunque gli dissero: Abbiamo visto il Signore…”

(Gv 20.24-31)

Ovvero, Tommaso si assentò, si escluse, non rimase negli 8 giorni successivi alla Morte e Risurrezione del Signor Gesù, fase in cui la sua incredulità si manifestò a 100 %, poiché subito dopo affermò: “Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non crederò.”

Ora, Tommaso non era solo un credente, era uno dei 12 discepoli, ma completamente incredulo, poiché credeva solo se vedeva, ma, quando non poté più vedere (dovuto non alla morte del Signor Gesù, bensì, al suo stesso allontanamento), smise di credere…

“Metti qua il dito e guarda le mie mani; stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente.” Gli disse il Signor Gesù, apparendo ai discepoli, otto giorni dopo, quando Tommaso era già presente. Il Signore sapeva ciò che Tommaso aveva nel cuore e dinanzi alla sua “improvvisa credenza”, gli disse semplicemente: “Perché mi hai visto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.”

Ed è così, che al giorno d’oggi esistono molti che credono solo davanti a ciò che vedono e, quando non vedono nell’immediato, si scoraggiano, si confondono, e tutto cessa di avere valore, persino la loro Fede. Per loro, così come per Tommaso, Gesù è il loro Dio, ma difficilmente è il loro Signore, dato che sono “signori” delle proprie vite, dal momento che si sono allontanati da Dio e dai fratelli nella Fede. Quando ciò accade, loro escono “dall’universo di quelli che credono per vedere”, passando a fare parte “dell’universo di quelli che vogliono vedere per credere” … e questo, sì, è fatale, poiché Dio non ci deve dimostrare niente! Lui l’ha già Fatto!

Per questo, caro lettore, non dubitare mai, non escluderti e molto meno non rinunciare al Nome di Gesù (Autorità), poiché questo è il cammino dell’incredulità e non della Vita Eterna, che esiste unicamente e esclusivamente nel Nome del Signor GESÙ!

Tommaso diede una risposta affermativa al Signor, che tutti i Veri Credenti devono fare: “Allora Tommaso rispose e gli disse: Signor mio e Dio mio!.” (versetto 28)

Lui riconobbe di aver dubitato e di essersi allontanato, perché era stato il signore della sua stessa vita. Ma, da quel momento in poi, il Signor Gesù, oltre ad essere il suo Dio, ha iniziato ad essere il suo Signore. Lui avrebbe fatto la Volontà di Dio e non quella dei suoi sentimenti, pensieri, paure o desideri…

“Ma queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.”

(Giovanni 20.31)

Dio è con te, e anch’io!
Vjf