Decima e decimista

La decima e il decimista non erano i frutti della terra e né i soldi. Riflettevano il carattere spirituale del decimista e offerente. Significavano e continuano a significare onore, rispetto e, soprattutto, la sottomissione alla sovranità del Signore degli Eserciti. La mancanza di considerazione dei popoli pagani in rispetto a ciò era anche comprensiva, vista la loro ignoranza. Ma questo non era in nessun modo ammissibile per il popolo che aveva avuto esperienze straordinarie con Dio e il Suo potere.

Da schiavo, Israele diventò una nazione potente, grazie all’intervento del Dio dei suoi padri. E adesso, come Gli toglierà la Sua posizione di Signore e si metterà al Suo posto?

Poiché a partire dal momento in cui Israele non onorava il Signore con le decime e offerte, in altre parole, stava provando a impossessarsi, fraudolentemente, dell’Autorità Divina e eleggendo se stesso come signore e dio.

L’Autorità di Dio era rappresentata nel Giardino dell’Eden da un albero. Oggi, questa stessa autorità è rappresentata dalle decime di ogni essere umano.

Quando qualcuno usa le decime per beneficio proprio, coscientemente o incoscientemente, sta prendendo il posto di Dio nella sua vita. Da qui il perché non riescono ad essere felici in questo mondo.
E il peggio, è che porta su di se la maledizione.

Dio no ha mai revocato la Legge delle decime. Essa fu istituita con la creazione dell’uomo.

Il Signore l’aveva fatto a sua immagine e somiglianza;
Gli ha dato dominio su tutti gli animali, sulla Terra, nei cieli e nei mari;
Gli ha dato autorità su tutta la Terra;
Gli ha dato il diritto di moltiplicarsi. Erano solo due, oggi sono miliardi…

Questo diritto, né gli angeli, arcangeli, cherubini o serafini l’hanno avuto. Molto meno il diavolo e i suoi demoni. Solo l’essere umano ha ricevuto il dono portare all’esistenza esseri intelligenti com lui.

Vuol dire, che cosa mancava all’essere umano per essere uguale a Dio?

Esso è stato creato un po’ minore di Dio. Oltre a questo, il Signore lo coronò di onore e gloria. Salmo 8.5

Questo è poco?

Ma per stabilire i suoi limiti e fargli riconoscere il SIGNORE COME UNICO DIO E CREATORE, fu messo in mezzo al Giardino l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male. Era il simbolo dell’autorità suprema dell’Altissimo che non sarebbe mai potuta essere violata.

Quest’albero era la decima.
Adamo ed Eva avevano la piena libertà su tutti gli altri alberi, ad eccezione di quello.
Lo stesso è nei giorni attuali. L’essere umano ha piena libertà su tutta la Terra, ma dentro di se, al centro della sua volontà, c’è il diritto di obbedire o no, di onorare o no, di sottomettersi o no al Creatore.

Adamo ed Eva optarono per la disobbedienza, oltrepassarono i loro limiti e vollero ESSERE UGUALI A DIO. Con questo portarono a se la maledizione che si estese a tutta l’umanità.

Lucifero si trasformò in Satana esattamente per lo stesso motivo. Reclamò il diritto di voler essere uguale a Dio. Leggi Isaia 14. 13-14

E affinché l’umanità ad avere comunione con Dio, l’unica Porta d’Entrata è tramite il riconoscimento che Lui è il Signore e Creatore di tutte le cose.

Non un riconoscimento teorico! A che serve confessare Gesù come Signore e Salvatore, se, nella pratica non si obbedisce alla Sua Parola?

Per tornare a Lui devi essere, prima, decimista fedele. Al Contrario, rimarrai distante da Lui che, in pratica, significa maledizione.

Medita e controlla questo nel testo:
“Fin dai giorni dei vostri padri vi siete allontanati dai miei statuti e non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi», dice l’Eterno degli eserciti. «Ma voi dite: “In che cosa dobbiamo tornare?”. Un uomo deruberà DIO? Eppure voi mi derubate e poi dite: “In che cosa ti abbiamo derubato?”. Nelle decime e nelle offerte. Voi siete colpiti di maledizione, perché mi derubate, sì, tutta quanta la nazione.” Malachia 3. 7-9

Pertanto chi non è fedele nelle decime rifiuta la signoria di Gesù Cristo e ruba il Suo posto facendosi signore di se stesso.

Questa è la ragione per cui il Signore considerò la nazione di Israele maledetta, quando disse:

“Voi siete colpiti di maledizione, perché mi derubate, sì, tutta quanta la nazione.” Malachia 3.9

Vescovo Edir Macedo
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