Lascia che Dio si prenda cura della tua famiglia: “Maestro, ti ho portato mio figlio”

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Questa Domenica, 10 marzo, sarà la giornata del “Maestro, ti ho portato mio figlio”. Lo scopo si basa sul passaggio di Marco 9:17 in cui un padre disperato cercò il Signore Gesù per liberare suo figlio.

Lui non si è arreso:

Ed uno della folla, rispondendo, disse: «Maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto, e dovunque lo afferra, lo strazia ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Così ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». Marco 9:17,18

  • “Questo padre portò suo figlio dai discepoli di Gesù e loro non poterono aiutarlo. Allora lui ha insistito, non si è arreso, avrebbe potuto pensare così: ‘Ho già portato lì mio figlio dai discepoli di questo Gesù e non gli hanno fatto niente’. Invece no, anche se i discepoli di Gesù non potevano aiutarlo, lui andò dritto da Gesù”, ha osservato il vescovo Renato Cardoso.

Dio conosce il tuo dolore:

Sottolinea che molti dei miracoli compiuti dal Signore Gesù nella Bibbia sono avvenuti per intercessione di un padre o di una madre. Cita anche il caso della donna cananea e quello della figlia di Giairo.

  • “Questo dimostra che Dio conosce il dolore di un padre, di una madre. Conosce il dolore che provi, ma ha bisogno che tu esprima fede, come ha fatto questo padre. Dio può operare solo con la materia prima della fede. Se Dio non ha la tua fede, non farà nulla, perché ha bisogno che chiunque si avvicini a Lui creda che Egli esiste. Senza fede è impossibile piacere a Dio, ma tutto è possibile a chi crede. Dobbiamo quindi esprimere la fede affinché Gesù possa agire”, ha spiegato.

Scopo della fede:

In quell’occasione il Signore Gesù insegnò che il segreto per superare problemi spirituali come quello di quel ragazzo è solo attraverso il digiuno e la preghiera, motivo per cui i discepoli non riuscirono a scacciare quel demonio.

  • “Domenica 10 digiuneremo e pregheremo per la famiglia. Qualunque membro della famiglia sia in difficoltà, offriremo il digiuno e la preghiera a suo nome e presenteremo il nostro voto per la famiglia. Il voto genera la nuova creatura. Quando segni l’altare con la tua fede materializzata attraverso i tuoi voti, Dio deve fare qualcosa», garantisce.
    Fate dunque, questa domenica (10), come questi genitori e unitevi a noi in questo proposito di fede per la vostra famiglia.

Scopri di più nel video qui sotto: