va, non fermarti! (II)

“Condussero l’asina e il puledro, posero su questo i loro mantelli, ed egli vi montò sopra.” (Mt 21.7).

Gesù, ci veste di bianco, perché è scritto che Lui porta le nostre vesti nel Suo sangue. E le vesti rappresentano la vita, il carattere. Non sto parlando di vesti fisiche, ma spirituali, che sono l’anima. E la nostra anima può essere vestita di un abbigliamento sporco o pulito. Sole che, chi decide è il capo della propria anima! Ma, ricordati che non lavi le vesti sporche nel Sangue dell’Agnello non sarai salvo/a. Allora, ti domando, c’è qualcuno più saggio, potente e capace del Signor Gesù? Pertanto, non ho niente da perdere, solo che guadagnarci.

Tuttavia, devo:

1º obbedire;
2º non mi devo preoccupare con quello che diranno; e
3º non devo vergognarmi di spogliarmi e deporre le mie vesti sopra l’asinello, che Dio userà per evangelizzare gli smarriti.

“E una grandissima folla stendeva i suoi mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano sulla via. Le folle che precedevano come quelle che seguivano gridavano, dicendo: «Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!” (Mt 21.8-9).

Dio è glorificato e lodato attraverso delle vittorie. Davide fu il re che affrontò più nemici e dove ci fu più scorrimento di sangue, ma è stato anche attraverso di lui che il Salvatore è venuto. E, per questo, è scritto nella Bibbia che il nostro Signor è il Signore degli Eserciti, è Colui che sguaina la sua spada di fuoco. Lui va davanti al Suo popolo, per dargli la vittoria in tutte le battaglie, ma dobbiamo essere pronti a servirLo.

Dio vuole mettere il Suo popolo nel punto più alto! Ma prima noi dobbiamo metterlo al primo posto, cioè, deve essere la persona più importante della nostra vita. Dobbiamo obbedirgli, venerarlo e credere nelle Sue promesse, perché Lui le compierà una a una.

“E, quando egli entrò in Gerusalemme, tutta la città fu messa in agitazione, e diceva: «Chi è costui?». E le folle dicevano: «Costui è Gesù, il profeta che viene da Nazaret di Galilea».!” (Mt 21.10-11).

Dio vuole entrare nella vita delle persone e trionfare sopra le malattie, i peccati, vizi e maledizioni, ma ha bisogno di trovare il discepolo che non ha paura di obbedire alla Sua Parola, che non si preoccupa con quello che diranno, che non si vergogna di spogliarsi e di Accompagnarlo passo dopo passo. Infine, chi abbia una testimonianza di carattere, un cuore puro, una vita lavata e di conseguenza, nella salute, nella prosperità, e nel matrimonio…

{slide=1° parte} Quando il Signor Gesù si preparò a morire in Croce portando con se il peccato dell’Umanità, le nostre malattie e iniquità, lo ha fatto per salvare qualcuno o tutti? A tutti! Nonostante ciò, Lui non può perdonare, ne salvare tutti. Perché? Perché non tutti Lo accettano. Ma, per Gesù arrivare agli smarriti ha bisogno di un mezzo o strumento. E il primo strumento di cui ha bisogno è la Sua prima opera, l’essere umano,che è ha Sua immagine e somiglianza, cioè, i discepoli.

“E quando furono vicini a Gerusalemme (…) Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: “Andate nel villaggio che si trova davanti a voi; e subito troverete un’asina legata e un puledro con essa; scioglieteli e conduceteli a me” (Matteo 21.1-2)

Gesù per entrare in Gerusalemme ha dovuto contare sui suoi discepoli, nonostante essi erano peccatori e uomini falsi. Ma, erano uomini sinceri, che erano pronti a servirLo con tutto il loro amore, gratitudine e fede. Dio cerca servi che sono pronti ad andare e fare ciò che Lui comanda e che non gli importerà con quello che diranno gli altri.

“E, se qualcuno vi dice qualcosa, ditegli che il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà presto.” (Mt 21.3)

Quando ci prepariamo per servire a Dio possiamo avere la certezza che il diavolo userà persone per tentarci di impedirci che Lo serviamo, chiedendo cose o minacciandoci. È stato Gesù che disse che saremmo stati minacciati e odiati dal Mondo, tuttavia, “tende al buon animo”. In altre parole, non basta avere animo, bisogna avere un buon animo. E sai cosa significa avere un buon animo? Costanza! È scritto: “non stancatevi di fare del bene” Non stancarti di perdonare, digiunare, dare l’offerta, dare una buona testimonianza, guarda con occhi limpidi, conservare il tuo cuore…Questo significa buon animo!

Anche se tu fossi l’unico cristiano sulla faccia della Terra e l’unico seguace del Signor Gesù non stancarti, vendi o rendi a chi chiede. In tutta la Bibbia, l’unica volta che Dio ha chiesto una cosa di cui aveva bisogno è stato l’asinello, che cosa voglio dire, che dobbiamo capire che i mezzi di comunicazione: Internet, riviste, radio e televisione; oggi sono usati da Dio, come l’asinello. Loro sono i mezzi di trasporto che Lui usa per arrivare ai persi e sofferenti.

“Or tutto questo accade, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta, che dice: – Ecco il tuo re viene a te mansueto, montato di una bestia da somma. I discepoli andarono e fecero come Gesù aveva comandato. Condussero l’asina e il puledro…” (Mt 21.4-7)

Tutti i giorni, dobbiamo decidere a chi andremo a servire, se ai nostri pensieri, sentimenti, orgoglio e egoismo o fare come Gesù ha ordinato. Ancora oggi, nell’Medio Oriente, a il ladro gli viene tagliato una mano. Però, i discepoli non furono obbligati a niente, ma la loro fede esigeva questa azione. {/slide}

 

Ci vediamo in Chiesa o fra le nuvole!


Per il tuo servo in Cristo
Vescovo Julio Cesar
Bispojulio.com