Fuoco Santo della Giustizia

Lunedì 16 giugno è iniziata la Camminata di Fede verso il Fuoco Santo della Giustizia. La prima preghiera per questo proposito speciale è stata fatta dal vescovo Giorgio Silva, direttamente dalla sede nazionale a Roma. Al momento di fede hanno partecipato anche il vescovo Giovanni Carleti e i pastori di tutte le Comunità Cristiane dello Spirito Santo in Italia, unendo le forze in favore di tutti coloro che chiedono la giustizia divina. 

La Parola di Dio afferma che il Signore è giusto e che nessuna ingiustizia passa inosservata davanti a Lui. Come Abramo, il padre della fede, dichiarò: ”Il giudice di tutta la terra non farà egli giustizia?”.(Genesi 18.25). È proprio questa certezza che rafforza coloro che partecipano a questa grande unione di fede.

 

 

Una storia di dolore, lotta, fiducia e giustizia sull’altare 

Fernanda de Andrade è la prova vivente di questa ricerca di giustizia. Sognava di avere una famiglia benedetta e credeva di vivere quel sogno quando è nato suo figlio. Tuttavia, la realtà si è rivelata crudele: a quattro mesi, al bambino è stato diagnosticato l’idrocefalo, una grave patologia che causa l’accumulo di liquido nel cervello. 

I medici sono stati categorici: il bambino doveva essere operato d’urgenza, ma con un alto rischio di sequele motorie e cognitive. “Ho guardato mio figlio e ho visto un bambino fragile (…). I medici dicevano che avrebbe avuto problemi a sedersi, a gattonare e a camminare. Ogni appuntamento era un colpo alle mie speranze”, ha ricordato Fernanda. 

Le difficoltà, tuttavia, non si fermarono lì. Al dramma della salute del figlio si è aggiunta una grave crisi finanziaria: la coppia ha perso l’auto, la casa rischiava di essere sequestrata dal tribunale e la disoccupazione minacciava la stabilità della famiglia. Di fronte a tante difficoltà, lo scenario sembrava senza speranza.

Tuttavia, invece di cedere alla disperazione, Fernanda ha scelto di agire con la fede che aveva imparato sull’altare. Ha gridato, cercato e si è sacrificata nel Fuoco Santo di Israele. “Sono salita sull’Altare e ho dato il mio bambino nelle mani di Dio. Ho detto: Signore, fa’ la tua volontà. So che il Signore è giusto e fedele nell’adempiere ciò che ha promesso”, ha raccontato.

L’esempio di Fernanda rappresenta milioni di persone che anche oggi chiedono giustizia. La giustizia di Dio non si manifesta automaticamente nella vita di coloro che soffrono; deve essere cercata con perseveranza e fede attiva.

Se la giustizia divina fosse automatica, non avremmo bisogno di pregare, digiunare o gridare. Ma il Regno di Dio opera attraverso la fede. Chi bussa vede la porta aperta, chi cerca trova, chi grida viene ascoltato.

 

Prepara la tua causa per il Fuoco Santo della Giustizia 

La Comunità Cristiana dello Spirito Santo si sta già preparando per il grande Fuoco Santo della Giustizia di Dio, che avrà luogo a luglio. Ecco l’invito: quale ingiustizia stai affrontando? Che si tratti di una malattia incurabile, di una causa di giustizia umana, di problemi familiari, finanziari o spirituali, presenta la tua causa sull’Altare. 

“Scrivi la tua richiesta, raccogli documenti, esami, foto, tutto ciò che rappresenta il tuo dolore. Porta tutto all’Altare di Dio, perché Lui giudicherà la tua causa con giustizia”.

Nel frattempo, la mobilitazione continua in tutte le Comunità Cristiane dello Spirito Santo. Pastori e vescovi continuano a intercedere per la giustizia divina in favore di tutto il popolo della fede. 

 

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