Ho vinto la crisi

Il mio nome è Mariza Frank ed ho sofferto molto di depressione. Ero tanto depressa da non riuscire ad uscire di casa, ad avere la volontà di lavorare e quando uscivo non avevo più il desiderio di tornare a casa e restare con i miei figli. In funzione di questa depressione, programmai la mia morte pensando diverse volte a come uccidermi; siccome abitavo in un edificio al secondo piano, avevo la certezza che se mi fossi lanciata da quell’altezza non sarei mai morta, pertanto, non avrei risolto nulla. Allora quando uscivo di casa, pensavo a quali auto mi sarei potuta gettare per uccidermi, perché la vita per me non aveva più un senso.
Tempo addietro, avevo una bella famiglia, due figli meravigliosi e un marito molto meraviglioso. Ma non avevo più desiderio verso di lui e per questo incominciarono i litigi; per avere un’idea di come fossero questi litigi, arrivai al punto di fuggire di casa, andare in un hotel con i miei figli, dove mio marito non avrebbe potuto incontrarmi, poiché non sopportavo più quella situazione. I miei figli mi supplicavano tanto, ma pensavo a quanto sarebbe stato bello se mia sorella fosse venuta li e avesse preso loro per portarli lontano da me. Niente mi soddisfaceva veramente anche se con i miei amici si usciva per viaggiare, passeggiare, programmare ogni anno un luogo differente dove andare, ma tutto ciò non era sufficiente. Alla fine di queste giornate, essenzialmente di domenica, eravamo in questi luoghi ed io m’isolavo con crisi di pianto, al punto che mi portavano in ospedale e mi tenevano li isolata senza sapere che fare con me, neppure i medici sapevano più cosa fare. Avevo fatto tutti gli esami compresa aids, ebbi la meningite e la depressione s’aggravò ulteriormente. Tutto questo fu molto difficile per me, perché s’unirono tutti i problemi nello stesso momento: il matrimonio, un rapporto difficile con i miei figli, la vita professionale che non andava più per il verso giusto ed i problemi finanziari. Tutto si complicò a tal punto che non avevo più denaro per comprare un biglietto di autobus; io che nel mondo del lavoro non guadagnavo male ed avevo un salario molto buono, uscire e non avere denaro per pagare l’autobus chiedendo così il permesso all’autista di salire senza pagare. Restavo a fissare il pavimento cercando nella speranza di trovare un biglietto per poter andare in un posto piuttosto che un altro. Arrivai al punto di chiedere prestiti agli usurai, a mia sorella, ad avere debiti con tre banche, a scappare da chiunque dovessi qualcosa, a non rispondere alle telefonate. Per avere un’idea, restai un anno senza poter pagare l’affitto, pensai che non c’era più una soluzione. Allora una badante che s’occupava dei miei figli mi chiamò per partecipare ad una delle riunioni, ma io dissi solo ciò che mi mancava siccome io stavo dentro ad una chiesa, e per me il concetto di chiesa era di un luogo atto ad accogliere anziani. La mia madre frequentava la chiesa, ma non aveva niente da fare nella vita, questo era il mio pensiero, io avevo studiato e pertanto meritavo un risultato migliore per aver fatto tutto. Ma con il passare del tempo accettai l’invito e vidi che realmente li era il luogo dove s’imparava a vincere, per me stava diventando come una laurea, annotavo tutto quello che il pastore diceva come se fosse una ricetta, per meditare successivamente e mettere in pratica. Dopo aver partecipato alle riunioni per alcuni mesi, venne il Fuoco Santo d’Israele, e vidi li una grande opportunità per cambiare la mia vita, e fu esattamente questo che accadde, udii la parola di quell’uomo di Dio, che m’insegnò qual era il cammino che avrei dovuto seguire per cambiare la storia della mia vita, ed obbedii, salii il Monte Sinai, consegnandomi nell’altare. Dopo tre mesi che feci il Fuoco Santo cominciai ad avere un’altra visione della vita, negoziai i miei debiti e chiusi il primo con la banca, dopo cominciarono ad arrivare i lavori e li iniziai a guadagnare soldi. Un giorno, Dio mi diede un’idea e così andai dal padrone di una casa e gli dissi che volevo fare il mio studio li, senza avere nessun soldo ed egli mi concesse tre mesi e cominciai così a costruire li la mia impresa di telecomunicazioni. Così quando vennero gli altri Fuochi Santi partecipai sempre più, vedendo sempre più risultati. Oggi per avere idea, ho un’agenzia di pubblicità e propaganda, molto ben attrezzata, facciamo lavori per molti paesi europei come Germania e Spagna ed abbiamo ricevuto il riconoscimento dal governatore ed altre autorità governative. Riceviamo premi di qualità per il lavoro svolto, e con questo per me che ho cominciato dal nulla, senza avere un biglietto d’autobus per muovermi, oggi ho la mia impresa, le mie auto, mio marito ha pure lui la sua impresa, la mia casa da sogno, una casa meravigliosa con piscina, mobili nuovi e così come sognavo li abbiamo comprati in una volta sola e a vista, stiamo costruendo un’altra casa, di 500 metri quadri, viaggiamo e siamo felici, abbiamo vestiti delle migliori marche, mangiamo nei migliori ristoranti e siamo molto felici, i miei figli hanno solo il meglio per loro. Oggi abbiamo una vita veramente come figli di Dio, ma se mi chiedono se ciò è sufficiente, rispondo loro di no, perché il Dio che conosco è molto grande e Lui può tutto e ciò che ha già fatto è poco rispetto a ciò che potrebbe fare. Io so che Lui può realizzare le cose più grandi per me.