Capovolta

Oggi, chi vede l’allegria di Delma Carvalho, posando nelle foto sempre sorridente e felice, non immagina i momenti di dolore che lei ha già passato. Questa imprenditrice, residente nella Figueira da Foz, giunse al CdAE con una vita in fallimento.

Soffriva molto di salute e di problemi finanziari. “Ero una persona completamente turbata. Avevo seri problemi psicologici, incluso il fatto che fossi vissuta internata per un certo periodo in un ospedale psichiatrico, a causa di depressioni continue, che evolsero in una dolenza bipolare”, riferisce.

Delma aveva alterazioni emotive rapide ed imprevedibili, con ripercussioni nelle sensazioni, nelle idee e nel comportamento. “Avevo cambiamenti d’umore radicali, ad esempio, ero talmente depressa che volevo andare in un certo luogo, e quando c’ero arrivata me ne volevo subito andare; mi irritavo con molta facilità e, alle volte, maltrattavo mio figlio”, ricorda.

“Piangevo, ridevo, rimanevo nervosa…Era molto difficile per la mia famiglia convivere con me!”, commenta Delma. Con questo, le conseguenze dei dolori non si fecero sentire solamente in famiglia. Sul piano sociale ed individuale, la vita di Delma si complicò, restringendo in modo marcato la sua capacità di adattamento e di autonomia.

PRESA DI COSCIENZA

“Oltre a questo problema, mio marito dovette affrontare un periodo finanziario difficile, quando perse l’impresa”, spiega. “Arrivai ad una situazione finanziaria terribile, al punto di contare le monete per comprare una scatoletta di tonno…Difficoltà da non avere il denaro sufficiente per comprare il latte per mio figlio.

La situazione era terribile!”, ricorda, emozionata. “A quel momento, ero già nella Chiesa, ma ci misi tre anni per capire che non serve solo frequentare la Chiesa, ma che era necessario andare in Chiesa ed usare la fede.

Visto che, Dio fa la Sua parte, ma anche noi dobbiamo fare la nostra!

Quando presi in considerazione questo fatto, i miei problemi vennero risolti”, rivela Delma. Con il Fuoco Santo d’Israele, agì nella fede ed ebbe la certezza che qualcosa di grandioso sarebbe accaduto nella sua vita. La perseveranza fu la nuova parola per la vita di Delma. “Ogni Fuoco Santo è un gradino in più nella scalinata verso il successo!”, afferma.

NELLE CONQUISTE, UNA LEZIONE!

“Ho sempre partecipato al Fuoco Santo, in modo libero e spontaneo, ma ho appreso che esiste una differenza tra partecipare e vivere il Fuoco Santo. Quando lo viviamo, non si consegna solamente del denaro nell’Altare, ma tutta la vita. E fu li che vidi i risultati!”, afferma Delma.

E continua: “la mia vita è ora trasformata! Il livello di salute, i medici avevano già detto che sarei rimasta con un livello di deficienza, dovuto alle costanti depressioni, ma ho una memoria nitida. Fabbrico bigiotteria e le idee non mi mancano. Ho una vita tranquilla con la mia famiglia e mio marito”, racconta.

Delma e la famiglia godono anche di un conforto. “In un Fuoco Santo chiesi un cambiamento nella vita finanziaria di mio marito ed ottenni dei risultati tanto nella sua vita, quanto nella mia. Alle volte, mio marito non aveva il denaro e mi chiedeva se potevo mettere del carburante nel furgone. Il furgone che avevamo era tanto vecchio che non pensavamo a fermarci in una salita perché altrimenti avremmo dovuto spingerlo.

In questo Fuoco Santo consegnai nell’Altare il denaro che avevo in banca, i guadagni del negozio ed addirittura i soldi che mio figlio teneva nel salvadanaio, che non era molto, ma era tutto quello che avevamo! E andai anche in spiaggia a vendere la bigiotteria”, ricorda Delma. E conclude:”oggi, mio marito, dall’inizio del mese, ha già fatturato 40 mila euro.

Non mi manca nulla, compro ciò che voglio e mio figlio ha tutto ciò che vuole. Comparando la vit che avevo prima, ora sto bene, ma voglio molto di più e so che Dio ha tutto questo e anche di più da offrirmi. E’ valsa la pena vivere il Fuoco Santo d’Israele! Oggi sono felice ed ho un avita completa”.