Questo segno potrà essere la tua sentenza di morte

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Notizie, internazionali | Agosto 2014

Quando hai deciso di convertirti, eri, o per lo meno avresti dovuto essere, disposto ad aprire la mano da alcune abitudini che non concordavano con il tuo nuovo stile di vita. Probabilmente hai dovuto lasciare di frequentare alcuni luoghi, abbandonare i vizi che ti pregiudicavano e hai lasciato perfino alcune amicizie. Tutto in nome di ciò in cui tu credi essere il vero filo conduttore della tua vita: la tua fede.

Ognuno affronta la sua battaglia individuale quando fa la grande scelta di dare un carattere più spirituale alla propria vita. Per alcuni, indisporsi con la famiglia, per esempio, è la sfida più grande, giacché ha un parente che non accetta un convertito ed è duro non essere accettato per le tue scelte all’interno di casa tua.

In cambio, alcune persone hanno dimostrato che restare alcune ore senza usare il cellulare, misura richiesta a chi visita il Tempio di Salomone, nel Bras, in San Paolo, è un enorme problema.

Nessuna lotta può essere paragonata ad un’altra, soltanto ognuno di noi sa da cosa è più difficile aprire la mano. Ciò che è importante, è avere delle nozioni conoscitive in più sulle difficoltà che alcune persone passano nel mondo lì fuori per poter esprimere la loro religione e confrontare se le loro scelte sono realmente tanto penose quanto tu credi che siano.

Il simbolo dei cristiani

Una delle attitudini più comuni e inerente a qualunque cristiano è predicare l’Evangelo e parlare sulla sua fede con l’obiettivo di aiutare altre persone. Come reagiresti se sapessi che non potresti fare questo e, se nel caso lo facessi, saresti punito con la perdita della propria vita? È esattamente questo che sta accadendo in Siria ed in Irac. In quest’ultimo paese, i cristiani hanno avuto la facciata della loro casa segnata con una lettera “nun”, in arabo, da “nazareno” (cristiano), un modo perché i mussulmani sappiano dove loro abitino e possano saccheggiare le loro case e sentirsi anche liberi di uccidere i loro dimoranti.

La persecuzioni che i cristiani subiscono nella maggior parte del Medio Oriente non è una novità per nessuno. Nel frattempo, dopo che un gruppo terrorista Isis (sigla che in italiano rappresenta lo Stato Islamico dell’Irac e della Siria) ottenendo l’autonomia in questi due paesi, la vita dei cristiani non è stata facile. Impiccamento e lapidazione in piazza pubblica sono alcuni degli esempi più lievi che accadono con alcuni che vengono colti in flagrante parlando della Bibbia con le altre persone.

In supporto e solidarietà a questi iracheni, internauti del mondo intero hanno cambiato la loro foto del profilo nelle reti sociali con la lettera “nun”. Famiglie intere di cristiani che desiderano continuare ad abitare nel paese dove nacquero Hanno dovuto pagare al governo iracheno il “dhimma”, un’imposta extra di circa US$ 500 (€ 378.710) destinato alla minoranza. Il gruppo terrorista ha dichiarato alla stampa locale: “noi offriamo ai cristiani tre scelte: la conversione all’islamismo; il contratto dhimma, inserendo altri pagamenti extra; o la spada, nel caso si rifiutino di compiere una di queste scelte esposte prima”.

Una delle comunità cristiane più antiche del mondo presto scomparirà. Questi cristiani stanno sentendo nella pelle e correndo il rischio quotidiano per esercitare la loro fede, ma, anche così, la maggior parte si rifiuta di convertirsi all’islamismo. E tu, ti lamenterai ancora per dover lasciare il cellulare a casa?