L’arrivo dell’Universale nell’Italia

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L’Universale è arrivata in Italia ha più di 25 anni fa, più precisamente nell’anno di 1993. All’epoca, a causa della mancanza di infrastruttura, gli incontri di preghiera venivano realizzati al cinema.

Dopo tante lotte e sacrifici, il grande avanzo: l’apertura del primo tempio nel pese, a Febbraio del 1994, nella zona di Torpignattara, a Roma (foto di 2007), capitale italiana.

Nel corso dell’anno, milioni di persone hanno già trovato la Salvezza. Attualmente, oltre a Roma, esistono 13 Chiese sparse per il paese, tra cui, le città di Milano, Bergamo, Torino, Verona, Genova, Padova, Firenze (foto di 2012), Napoli e Siracusa. Inoltre, ci saranno altre inaugurazione, a breve, in Pescara, Bari e Catania, dove già esistono un nucleo. Oltre ai templi, il lavoro di evangelizzazione conta con l’appoggio di 6 nucleo di preghiera (locali dove non esistono chiese), dove vengono realizzati degli incontri settimanalmente, oppure, in altri casi, ogni 15 giorni.

Le difficoltà 

Il lavoro di evangelizzazione nel paese conta a 8 anni con il Vescovo Wagner Simões, responsabile del paese. Secondo il Vescovo, dall’aspetto fisico, il primo ostacolo trovato con l’arrivo dell’Universale nell’Italia è stato l’idioma. “Esistono anche tante diversità burocratiche nel paese, e per tante volte queste ostacolano molto l’apertura di nuove Chiese”, lui ha completato.

Durante tutti questi anni che l’Universale porta la Parola di Dio agli afflitti e necessitati (foto a Milano 2014), ciò che è rimasto nel vescovo, è stata la persecuzione verso la Chiesa. Ma questo non è mai stato un ostacolo perché l’Opera di Dio venisse sparsa tutti ii luoghi. “E’ un privilegio poter portare la Parola di Dio in ogni luogo di questo mondo, anche essendo un paese diverso, la fede e la credenza sono le stesse: in Dio. Le difficoltà sono molte, ma nessuna di loro è sufficiente per fermarci. Dio ci ha scelto”, afferma il vescovo.

Oltre a tutto questo, il lavoro si sta sviluppando in tutti i senti (Foto del 2015). Il vescovo racconta che molti di coloro che vivono in Italia, per il fatto di aver un stabilità economica, si “riempiono del fisico”, però sono infelice, malati nell’anima e, molte volte, nel corpo; per questo ci mettono tanto ad accettare che hanno bisogno di aiuto, anche se apparentemente hanno “tutto”. “Ma quando si consegnano è molto bello, perché succede il cambiamento, la trasformazione di vita, la persona diventa il proprio testimonio di Gesù”, racconta lui.

Amore verso il prossimo 

Frequentemente, azioni in prole dei necessitati vengono realizzate in tutte le regioni. Nelle notti ghiacciati di inverno, per esempio, volontari del gruppo “Angeli della Notte” escono distribuendo sulle strade alimenti e vestiti.

E il lavoro non si ferma qui. Due volte all’anno, giovani e altri collaboratori partecipano anche delle campagne di donazione di sangue, che danno la visione di beneficiare i banchi di sangue degli ospedali locali. Oltre a questo, l’Universale ha anche realizzato importanti lavori di visitazione nei carceri del paese.

Pronto soccorso spirituale  

In Italia, le riunione succedono quotidianamente, da Lunedì a Domenica, alle 10:00, 16:00 e alle 20:00, sempre nell’idioma locale.

 

Fonte: Universal.org