“La vita ha valore soltanto quando si trova sull’Altare”

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Quando le porte del Tempio di Salomone si sono aperte, verso le 8 di mattina, nel primo giorno di Luglio, una piccola moltitudine già aspettava nella parte di fuori per entrare e partecipare della riunione con il Vescovo Edir Macedo. La riunione ha segnato il suo ritorno di viaggio missionario. E, alle 9:30, il Tempio era completamente pieno.

Nuovo semestre, nuove mete 

All’inizio della riunione, il Vescovo Renato Cardoso, responsabile per il lavoro dell’Universale in Brasile, ha registrato che ci troviamo nella seconda parte di 2018 e che il momento è opportuno per la definizione di nuove mete, a essere raggiunte fino alla fine dell’anno, e che, per questo motivo, è necessario attivare la fede.

Dio è Dio di alvo, di mete, di obiettivi, di visione. E, secondo lui, colui che sa ciò che vuole deve agire dello stesso modo in cui la persona che ha un obiettivo sportivo e rifiuta molte cose in favore di una lotta. “Aprir mano di certe cose in favore di cose più grandi è il processo per ottenere i nostri obiettivi raggiunti. Magari la sua meta è di avere lo Spirito Santo di Dio, magari il tuo obiettivo sia finanziario, spirituale, nella famiglia, nella salute, ma, sia quello che sia, la fede ti dà il diritto di definire ciò che vuoi. Dio ci dà la fede per definire l’obiettivo”, ha commentato.

Il Vescovo ha evidenziato la storia degli eroe della fede e degli apostoli, descritti sulla Bibbia. Tramite questo, possiamo capire, con ricchezza di dettagli, l’importanza di vivere una vita con proposito, che è la chiave per raggiungere qualsiasi obiettivo. In 1 Corinzi 9.24-25, letto durante la riunione, la Sacra Scrittura ci porta una riflessione riguardo all’argomento: “Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo. Ora, chiunque compete nelle gare si auto-controlla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi dobbiamo farlo per riceverne una incorruttibile.”

L’Umiltà 

Subito dopo il Vescovo Renato Cardoso indicare che tutti dovevano valutare le sue mete e obiettivi per il nuovo semestre, il Vescovo Edir Macedo ha iniziato la riunione.

Inizialmente, lui ha realizzati una preghiera per coloro che desideravano raggiungere il perdono e la misericordia di Dio, avere un incontro vero con Lui e, conseguentemente, avere pace e allegria.

Durante la ricerca allo Spirito Santo lui ha chiesto che tutti facessero silenzio e ascoltassero la Voce di Dio. Nell’occasione, molti sono stati rinnovati.

Dopo la preghiera, nel momento della lettura e meditazione nella Parola, il Vescovo ha commentato sull’importanza di avvicinarsi a Dio con umiltà. In questo modo è possibile ottenere la direzione per condurre la propria vita. “Le cose di Dio non sono per tutti, ma per coloro che Lo cercano di tutto il cuore. Gli arroganti, orgogliosi, coloro che credono di essere qualcosa, coloro che confidano in se stessi, non hanno questo privilegio, e sì, coloro che consegnano le sue vite essendo umili”, ha spiegato.

La forza 

Il Vescovo ha portato per coloro che erano presenti, la coscienza della forza che viene dell’Altare, menzionando l’esempio di qualcuno che ha bisogno di sottomettersi ad una chirurgia. In cambio di essere libero da quel male che si trova nel suo corpo, la persona ha bisogno di confidare nel dottore. E, riguardo alla vita con Dio, non è diverso.

“Quando consegnamo la vita a Gesù, lasciamo di confidare nella nostra competenza, nella nostra reputazione, nei nostri soldi, nei nostri parenti, in tutto. Noi semplicemente ci consegnamo. Lo Spirito Santo, il Potere dell’Alto, viene e fa di noi nuove creature. Fa una chirurgia completa: toglie la vecchia mente, il cuore corrotto, ingannatore, e mette un nuovo cuore, una nuova mente, una nuova visione. I nostri valori cambiano 100%.”
Alla fine, lui ha spiegato che la vita ha valore tanto quando si trova sull’Altare. “E’ l’Altare che ti santifica, che ti fa essere una persona temperata, giusta, vera. Ti fa essere una persona eccellente, non migliore”, conclude.

Fonte: Universal