Come tu ti vedi?

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Esiste una lotta interiore, che non è di oggi, ma che nei nostri giorni si sta intensificando. Come noi vediamo a noi stessi e come gli altri vedono a noi… a volte, la differenza non è così ovvia. 

La pressione ideologica per conquistare e mantenere il “corpo perfetto” è una delle influenze che finiscono per cambiare il modo come le persone si vedono. Molte finiscono per sottovalutarsi come brutte ed inadeguate, solo perché non hanno il “corpo della moda”. E, allora, iniziano le chirurgie estetiche. Impianti di silicone, sollevamenti, riempimenti… procedimenti estetici che diventano un vizio.

Cambiare il nome di che cosa? 

L’attitudine delle persone che vogliono un “corpo perfetto” non si trova basata in sentirsi meglio con se stessi, ma sì in mostrare qualcosa considerato bello, ossia, essere accettata dagli altri. Nel tentativo di adeguarsi a ciò che dice la tv riguardo al corpo, cappelli, pelle, moda e comportamento, perdono la loro essenza e diventano copie di altre persone.

“Le donne tendono a pensare che chi non si adegua a ciò che viene stabilito non può essere considerata bella. E che cosa fanno? Normalmente, partono per uno degli estremi: oppure diventano schiave della TV, focalizzando l’obiettivo irraggiungibile di essere perfetta oppure desistono di fare qualsiasi sforzo in favore della loro bellezza, ancora che sia minimo”, afferma Cristiane Cardoso nel suo blog.

L’auto- imagine 

L’opinioni di terze persone, tramite il bullismo, fa si che molte persone abbiano un’immagine diversa di se stesse. E, purtroppo, molti usano le cattive esperienze che hanno avuto, ciò che dicono su se stesse e le difficoltà che affrontano per formare la sua auto imagine, chiaramente negativa. Per coloro che si trovano in questa situazione, la soluzione non si trova in cambiare l’esteriore, ma l’interiore. Cambiare il modo come tu ti vedi e ti tratti, comprendendo che tu hai un valore inestimabile. “Indipendentemente di ciò che tu hai vissuto oppure hai sentito, non permettere che questo ti definisca. Definiti da ciò che Dio pensa riguardo a te stessa: “Perché tu sei prezioso ai miei occhi e onorato, e io ti amo…” (Isaia 43:4)” , consiglia Cristiane Cardoso.