L’Arma per vincere i mali

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“Ma la mia preghiera continua ad essere contro le loro opere malvagie. […]
Preservami dal laccio che mi hanno teso e dai tranelli degli operatori d’iniquità.
Cadano gli empi nelle loro stesse reti, mentre io passerò oltre.”

Salmo 141:5-9-10

Quando vediamo le persone praticare il male per pregiudicarci, normalmente abbiamo alcune reazioni istintive: pagare il male con il male, attaccare la persona, fuggire, rinunciare, piangere, perdere le forze. Agire in propria difesa è ammissibile, alla fin dei conti non dobbiamo girare il sacco da box. Ma l’arma più potente del salmista Davide è sempre stata la preghiera.

Davide ha affrontato i nemici dalla sua giovinezza fino alla sua morte. Da Golia al Re Saul e perfino il suo stesso figlio Absalom, lui sapeva che cos’era stare nel mirino della cattiveria del nemico. Anche così, lui ne uscì sempre incolume – ma non senza l’aiuto dall’alto.

Molte persone rinunciano di pregare quando la situazione peggiora. Dicono: “Non sta servendo a nulla, Dio non mi ascolta.” Così abbandonano la fede. Ma Davide disse: “Ma la mia preghiera continua ad essere contro le loro opere malvagie.”

Fino a quando lotterai avrai l’opportunità di vincere. Ma dal momento che ti arrenderai, tu avrai la certezza della sconfitta.

Il tuo coniuge continua praticando le cattiverie? C’è un amante che ti vuole portare via tuo marito? Non è ancora apparsa quella persona che stai aspettando per una relazione? Qualcuno sta parlando male di te nelle reti sociali o alle spalle?

Continua a pregare!

Non rinunciare alla tua fede e neanche ai tuoi obiettivi. Non rinunciare al tuo Dio. Non rinunciare a te.

Vescovo Renato Cardoso