Sembrava impossibile sopravvivere

Jonathan-706x432 copia
Buongiorno, vescovo!

Estroverso, allegro e pieno di vita. Sono alcune delle caratteristiche che avevo quando ero un adolescente. Vivevo in una casa armoniosa, felice, ben strutturato e cercando persone che mi dessero molta attenzione e affetto. Non avrei mai pensato che tutto questo si sarebbe sgretolato.

Quando avevo 16 anni, uscendo da un supermercato, con la mia bicicletta, sono stato investito da una moto e sono stato portato d’urgenza all’Ospedale Statale Getúlio Vargas, sito nella zona di Penha, città di Rio de Janeiro.

A causa dell’impatto provocato dall’incidente, sono entrato in ospedale con la perdita di massa cefalica, sfondamento del cranio e con il 5% di vita. Sono rimasto ricoverato per 15 mesi, di cui 2 di coma profondo e 7 mesi in coma vegetativo, muovendo soltanto gli occhi.

Secondo i medici, io sarei dovuto rimanere tetraplegico per tutto il resto della vita. Questo se fossi sopravvissuto. Ma le conseguenze sarebbero state inevitabili. Senza camminare, senza correre, senza essere quel ragazzo felice e allegro di prima. Ero condannato a passare il resto della mia vita paralizzato in un letto.

Anche in mezzo a tante parole di dubbio e paura, i miei genitori non hanno mai rinunciato a lottare per me, per la mia riabilitazione. Con tutta l’azione della fede nel Dio Vivo e Vero, ho avuto il mio recupero – con lo spavento di tutta l’equipe medica dell’ospedale.

Oggi faccio parte della Forza Giovane Universale (FGU), dove ho trovato persone che erano disposte ad aiutarmi, non solo nella parte fisica, ma, principalmente, nella parte spirituale. Ciò ha avuto un significato molto importante per la mia guarigione.

Oggi, oltre ad aver conquistato la mia guarigione al 100%, sono un ragazzo ancora più felice. Ho conosciuto Chi mi riempie di verità: Dio. Ho scoperto che vale la pena vivere. Quello che sembrava essere un caso impossibile, oggi è un miracolo.

Jonhatan Oliveira, 19 anni

Ha collaborato: Vescovo Marcello Brayner