Ringraziamento

Vescovo,

Come andare via senza prima di esprimere l’immensa allegria che riempie il mio essere? Sono 27 anni che servo il mio Signore, di cui, 21 per questo mondo fuori.

Per tutto questo tempo siamo stati, come disse lei in una riunione, maturando, perché soltanto gli anni, le lotte, le tribolazioni e tutto ciò che siano necessari vanno formando e forgiando in noi il carattere di Dio. Onestamente, io aspettavo il Tempio, come tutto il popolo che ha sacrificato per lui. Volevo vivere questa esperienza, e“sentire”, lei comprende quando uso questa espressione, non è soltanto il sentimento.

Vescovo, domenica alle h 18.00, arrivai presto e rimasi là, in fondo, guardando verso l’Altare, per l’Arca e, pensando, meditando nelle cose di Dio, immediatamente la mia anima fu inondata da una gioia così straordinaria che non sono riuscito a contenermi, piangevo come un bambino, era un lavare, le acque dello Spirito Santo scorrevano sopra la mia anima, e questo prima che iniziasse il culto.

Stavo rincontrando Gesù, rinnovandomi, il Mio Salvatore era lì. Mi ricordai degli apostoli quando pregavano e la casa fu piena, Atti 4:31, e mentre scrivo, non posso contenermi, è molto forte, vescovo! È indescrivibile!
Soltanto chi verrà e vedrà, potrà comprendere ciò che sto scrivendo.

Bene, non bisogna nemmeno dirle che ciò che è avvenuto dopo la riunione, fu semplicemente glorioso. Meraviglioso!

Quando lei terminò, io pensai: già? Sono rinnovato, tornando a New York con tutto. Non potevo non ringraziare, per primo il Signor Gesù che è stato l’Autore di tutto questo, e lei vescovo che, come padre, si è preso cura di noi e ci ha aiutato.

Dio benedica lei, alla sig.ra Ester e tutta la sua famiglia infinitamente.

Grazie, vescovo, mi scusi per essermi dilungato, ma non potevo andare via senza esprimere i miei ringraziamenti.

Un grande abbraccio!

Vescovo Edir Macedo
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