Pazzie della Fede

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In questi quarant’anni della Chiesa Universale del Regno di Dio, ho appreso il più grande e efficace segreto della Fede: il sacrificio. Non l’ho appreso alla Facoltà di Teologia e neanche nei primi tre anni di fede. Ho appreso con lo sviluppo della IURD, esercitando la fede intelligente, pur inciampando nei suoi ministeri, alcune volte cadendo nelle trappole della fede emotiva, infine…

Lo Spirito Santo ha pensato bene di condurmi nel deserto per imparare a separare la fede emotiva da quella razionale. Le difficoltà del deserto, obbligano l’uso della Fede intelligente per la sopravvivenza. Nella pratica, ho appreso che quanto più grande è il sacrificio maggiore è la stabilità della fede cosciente, e maggiori le conquiste. Non mi ricordo di aver raggiunto una sola vittoria basata sul cuore o del digiuno. Nonostante siano fondamentali nella comunicazione con Dio, anche così, dovevano essere accompagnati da attitudini, apparentemente, “folli”, impetuose, ma cariche di convinzione dello Spirito di Dio.

“Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.”

Filippesi 2.13

Confesso, molte volte sono rimasto spaventato e ho tentato di retrocedere. Dato che era troppo tardi, sono dovuto andare avanti. Non avevo un’altra scelta. Se non fosse per la direzione dello Spirito dell’Onnipotente, di certo, sarei perso.

Credo che nessun eroe della fede della Bibbia sia stato coraggioso da se. Prima, la sua audacia e coraggio provenivano da Colui che aveva operato in loro tanto il volere come l’effettuare.

Il sacrificio conferma la fede e stimola il coraggio del sacrificante. È Israele a dirlo. In passato, prima di andare in guerra, i sacerdoti presentavano sacrifici a Dio. Tali sacrifici, non avevano nulla a che vedere con il perdono dei peccati. Erano sacrifici di azioni di ringraziamento o anticipo di gratitudine per la vittoria sui nemici. Vestiti dell’armatura della fede che il Signore degli Eserciti era con loro, i soldati partivano sui nemici senza la minima preoccupazione del loro potere militare. I sacrifici segnavano l’alleanza con l’Onnipotente e, di conseguenza, la certezza della vittoria.

Vescovo Edir Macedo