Mai più la stessa dopo il Tempio

Buon giorno, vescovo!

Mi piacerebbe condividere la mia esperienza personale sulla mia visita al Tempio di Salomone, il 31 luglio 2014.

Ho fatto parte di una delegazione della Repubblica di Botswana. Prima che uscissimo, io ero sempre pregando perché il Signore parlasse specificatamente con me e, che mi desse il 100% della garanzia che non mi sarei dovuta preoccupare, e neanche rinunciare. La mia preoccupazione principale fu mio marito, che è viziato nelle droghe. Lui è dipendente da alcool e marijuana, e vivere con un dipendente è una sfida, giacché le responsabilità famigliari sono ignorate e il denaro è speso per soddisfare il bisogno di usare droghe.

Mentre stavamo attendendo che le porte del Tempio si aprissero, io stavo ancora ricordando a Dio di avere misericordia di me. Dato che ero stanca degli effetti delle droghe sulla famiglia, avevo bisogno di un orientamento su cosa fare per me e per i bambini e come avrei diretto tutta la situazione, e, soprattutto, come avrei potuto aiutare mio marito. Inoltre stavo dicendo a Dio che Lui facesse in modo che tutte le preghiere fatte nel Suo Tempio fossero risposte.

Le porte si aprirono e i leviti ci consigliarono di sederci dove c’erano le cuffie audio perché potessimo riuscire ad accedere alla traduzione in inglese. Vescovo, Dio parlò con me in modo specifico come Gli avevo chiesto.

Il primo vescovo parlò sullo “spirito del vizio” che non aveva cura, pensando ai trattamenti in termini della scienza e medicina, ma solo Dio può guarire dalla dipendenza. Lui passò a condividere che fu già un viziato in droghe, no soltanto in farmaci, ma molte droghe. Io immediatamente percepii che ero preoccupata con qualcosa che la scienza, la medicina e i ricercatori non riuscirono a trovare una soluzione, e che l’Unico che mi poteva aiutare era GESÙ CRISTO!!!

Feci una preghiera di pentimento e perdono, per smettere di preoccuparmi con qualcosa oltre a me, e rendermi completamente al Signore. Anch’io mi resi conto del motivo per il quale ero preoccupata: perché diedi il problema al Signore e poi li ripresi nuovamente.

Perché non posso soltanto consegnare a Dio e lasciare il problema completamente con Lui e continuare con la mia fede? Dissi anche a Dio: allo stesso Spirito al quale questo vescovo si è consegnato, anch’io voglio consegnare mio marito e non voglio mai più tornare a visitare nuovamente questo problema, una volta che non è più mio.

Vescovo, come se questo non fosse sufficiente, quando lei venne verso l’Altare e chiese a tutti i pastori che prima erano dipendenti si alzassero, io guardai e dissi: Mio Dio, mio Signore, Ti ringrazio molto! Mio marito è tutto Suo, la mia speranza persa, fu immediatamente rinnovata, poiché, in verità, come Gesù è lo stesso di ieri, oggi e domani, anche mio marito darà, nell’Universale la sua testimonianza di vita dei giorni in cui usava le droghe e dopo aver smesso di usarle, sono convinta che sarà in quest’anno 2014.

La ringrazio molto, vescovo, per l’Universale presente in tutto il mondo, e quando arriverà la sua ora di dormire, mi creda, non piangerò e neanche resterò triste, ma celebrerò una vita ben vissuta come scelto di Dio per ravvivare la fede delle persone attraverso il sacrificio, nel 21mo secolo. La fede in azione continuerà sempre ed io sono molto felice per fare parte di questa fede e d’essere stata scelta da Dio per smettere di soffrire e condividere il messaggio con altre persone che stanno soffrendo.

Feci ritorno piena d’allegria, energia e un forte desiderio di servire di più di quello che già citai prima, per condividere, parlare sul Signore, tutte le volte che ho
l’opportunità …
Non sono più preoccupata. Ho il 100% di certezza di ciò che ho chiesto.

Dio la benedica vescovo!

Daisy Peloewetse – Botswana

Vescovo Edir Macedo
bispomacedo.com.br/it/