lezione pratica
C’era una volta un grande guerriero. Anche se molto vecchio, era ancora in grado di sconfiggere qualsiasi sfidante.
La sua reputazione era conosciuta in tutto il paese, e molti studenti si riunivano per studiare sotto la sua guida.
Un giorno un giovane guerriero infame arrivò al villaggio. Era determinato ad essere il primo uomo a sconfiggere il grande maestro.
Insieme con la sua forza, aveva una straordinaria capacità di percepire e sfruttare ogni debolezza del suo avversario, ferendolo fino a quando perdeva la concentrazione.
Così aspettava che il suo avversario facesse la prima mossa, rivelando così la sua debolezza, lo attaccava con una forza spietata e con la velocità di un del lampo. Nessuno aveva mai resistito, al di la del primo movimento, in un duello contro di lui.
Contro tutti gli avvertimenti dei suoi studenti preoccupati, il vecchio maestro accettò volentieri la sfida del giovane guerriero.
Quando i due si posizionarono per la lotta, il giovane guerriero cominciò a lanciare insulti al vecchio maestro. Lui gli lanciava terra e gli sputava in faccia. Per ore, offendeva verbalmente il maestro con ogni genere di insulto e maledizione che l’umanità conosceva.
Ma il vecchio guerriero stava lì tranquillamente.
Infine, il giovane guerriero si stancò.
Rendendosi conto che era stato sconfitto,fuggì vergognosamente.
Un po’ deluso per non aver visto il suo maestro combattere l’insolente, gli studenti si avvicinarono a lui e gli domandarono:
– Come ha potuto sopportare gli insulti e le umiliazioni? Come è riuscito a sconfiggerlo senza neanche muoversi?
– Se qualcuno vieni a darti un regalo e non l’accetti, a chi ritorna il regalo? – Rispose il maestro.
Collaborazione: Pastore Ismael Araujo
Vescovo Edir Macedo
bispomacedo.com.br