Imparare con il "porcospino"

Durante l’era glaciale, molti animali morivano a causa del freddo. I porcospini, capendo la situazione, decisero di riunirsi in gruppi, così si riscaldavano e si proteggevano a vicenda. Ma le spine di ognuno di loro ferivano i compagni più vicini, proprio quelli che davano più calore.

Per questo decisero di allontanarsi gli uni dagli altri e tornarono a morire congelati, quindi dovevano fare una scelta: o sparivano dalla Terra o accettavano le spine dei compagni.

Con saggezza, decisero di tornare a stare insieme. Impararono a convivere con le piccole ferite che una relazione con una persona molto vicina poteva causare, dato che la cosa più importante era il calore dell’altro. E così sopravvissero…

Morale della storia: “Il miglior rapporto non è quello che unisce persone perfette, ma quello in cui ognuno impara a convivere con i difetti dell’altro e riesce ad ammirare le sue qualità.”

La forza di un voto

La forza di Sansone consisteva nel voto che lui aveva con Dio, dandogli la capacità di conquistare la vittoria.

Cosa vediamo oggi:

– Una persona che vuole cambiare l’altra con la forza del braccio;

– Il tentativo di riconquistare un grande amore con l’insistenza;

– Persone che vogliono superare la solitudine appoggiandosi sulla loro capacità personale, e non sulla fede.

Osserva il versetto in basso:

“Ella lo addormentò quindi sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce della testa di Sansone… e la sua forza lo lasciò” Giudici 16.19

E’ proprio questo ciò che accade: il male spegne la fede della persona, per questo il dubbio prevale, e come conseguenza, non c’è voto. Portiamo tutto il popolo nella fede a fare un voto con Dio. E per la forza del voto, a raggiungere la testimonianza sentimentale.

Vescovo Edir Macedo
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