Il sacrficio – parte 1

Quando chiediamo qualcosa a Dio, Lui non ci risponde a causa del nostro pianto, delle nostre necessità o dei nostri dolori. Egli agisce secondo la nostra fede, che è l’unica “moneta di scambio” con Dio. Per questo motivo, chi crede riceve, e chi non crede non riceve! Si aggiunge a questo le parole del Signore Gesù: “E questi sono i segni che accompagneranno quelli che avranno creduto …” (Marco 16:17)

Quando cerchiamo un rapporto con Dio, le opere di carità o la vita religiosa non devono essere messi in discussione, dal momento che “É necessario che colui che si accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano.” (Ebrei 11:16)
Dio si compiace, in particolare, degli atteggiamenti di fede perché è in questo modo che l’uomo dimostra che dipende da Lui e che obbedisce completamente alla Sua Parola. Ma molti pensano che automaticamente richiameranno l’attenzione del Signore solo per essere fedeli praticanti di gentilezza e di carità. Sperano sinceramente, che Dio li premierà a causa delle loro azioni.

Ma non è così! E per pensarla in questo modo che molte persone soffrono, anche credendo nel Signore Gesù. Per il Signore, il peccato è l’azione più vile da parte degli esseri umani, ma Egli ci concede il perdono mediante la fede. Così, se per avere il perdono dei peccati abbiamo bisogno di fede, non sarà diverso per raggiungere i Suoi benefici. Che cosa è più facile da conquistare! La vita eterna o le promesse materiali? Chi non ha fede per realizzare i sogni materiali, non né avrà neanche per conquistare le promesse spirituali.

Come esempi di fede, il Signore Gesù ci ricorda la grande carestia in Israele ai tempi di Elia. In quell’occasione, il Profeta fu inviato solo da una vedova in Sarepta e da nessun altra. Al tempo del profeta Eliseo vi erano molti lebbrosi in Israele, ma solo Naaman fu guarito. Verifica:

“Anzi, vi dico in verità che al tempo di Elia, quando il cielo fu serrato tre anni e sei mesi e vi fu una grande fame in tutto il paese, vi erano molte vedove in Israele; eppure a nessuna di loro fu mandato Elia, se non a una donna vedova in Sarepta di Sidone. E al tempo del profeta Eliseo vi erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu mondato, eccetto Naaman il Siro.” (Lucas 4.25-27)

Perché solo queste persone hanno beneficiato? Perché in entrambi i casi, c’era in loro la piena espressione della fede!
Ognuno ha la possibilità di abbracciare la via della fede o dell’incredulità. Quando scegliamo la via della fede, dobbiamo essere disposti a sacrificare, perché la pratica della fede esige sacrifici costanti.

bispo macedo

Bispo Edir Macedo
bispomacedo.com.br