Giobbe X Abrahamo

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Giobbe si sforzava per proiettare una certa immagine di sé stesso. Questo non era del tutto sbagliato, ma, nonostante la sua giustizia, la sua proiezione era lontana dalla perfezione che pensava di dimostrare.

In realtà, quest’immagine fu danneggiata da una grande mancanza nel suo cuore, la quale fu vista da Dio, chiaramente, e che Dio lo aiutò a riparare.

All’improvviso, l’immagine che Giobbe aveva di sé stesso si distrusse davanti ai suoi occhi. Che cosa avrebbe fatto lui adesso? Difeso l’immagine che aveva di sé stesso o riconosciuto il fallimento? Riconoscere il fallimento ed arrendersi sarebbe stato abbastanza imbarazzante, ma, con l’andamento della storia, percepiamo che Giobbe non vedeva niente di sbagliato in lui.

Anche perché, se qualcosa ci fosse stato di sbagliato, avrebbe provocato un grande imbarazzo che questo fosse esposto a tutti. Lui credeva tanto di essere un uomo estremamente giusto, che, per molto tempo, non percepì il grande problema che c’era nel suo cuore. Pertanto, lui fece ciò che tutti noi facciamo normalmente: provò a difendersi e a giustificarsi.

Questo è il caso di molti cristiani e anche di persone che frequentano la Chiesa Cristiana. Così come fece Giobbe, loro hanno un’immagine di sé stessi, che vorrebbe mostrare una specie di “perfezione, santità e conoscenza di tutto”, mentre il diavolo porta sempre problemi a loro. Ma come può il “diavolo” lavorare nelle loro vite “sante, perfette e giuste”? Come ammettere questo? Molti anni in chiesa, mantenendo una certa posizione in chiesa, e allo stesso modo vedono il diavolo che fa la sua opera nelle loro vite? Non è possibile!!!

Prima di tutto, vediamo che rifiutare l’idea di essere colpito dalle opere di satana, è già un segno che le cose non vanno bene, così come nel caso di Giobbe:

“L’Eterno ha dato e l’Eterno ha tolto.”

Giobbe 1.21

Come avrebbe potuto affermare che “l’Eterno aveva tolto” (così tragicamente) la vita dei suoi 10 figli, le sue proprietà, i suoi animali e infine, la sua salute? Resta chiaro nel testo che satana propose che Dio fosse il causatore delle tragedie, e Dio gli disse:

“L’Eterno disse a Satana: Ecco, tutto ciò che possiede è in tuo potere; non stendere però la mano sulla sua persona.”

Giobbe 1.12

Dio non ha fatto, non fa e non farà mai male a nessuno! Ma come avrebbe potuto un uomo che si autoproclamava giusto ammettere che Satana aveva prevalso, e che Dio non aveva potuto impedirlo, a causa di una sua mancanza? Che mancanza?

“Poiché quel che grandemente TEMO mi piomba addosso, e ciò che mi SPAVENTA mi succede.”

Giobbe 3.25

Lui temeva e si spaventava che un giorno il male avrebbe fatto esattamente quello che fece. Ma perché sarà che quell’uomo “così giusto” aveva questa terribile paura? PERCHÉ LA SUA FEDE NON ERA MAI STATA PROVATA E APPROVATA!

Abrahamo fu così? Daniele, Shadrak, Meshak e Abed-Nego furono così? NO! Loro furono provati varie volte e superarono la prova. La prova a cui mi riferisco è quel momento in cui tu devi agire per fede e OBBEDIRE CORAGGIOSAMENTE a Dio.

Tu non cresci nella fede partecipando ad una riunione di studio della Bibbia o semplicemente per il fatto di dire che ce l’hai o perché ti fidi della tua AUTO-GIUSTIZIA. La fede è come un muscolo, lei si sviluppa quando viene esercitata. Quanto più usi la fede, più essa cresce. E quanto più cresce, più Dio è capace di benedire la tua vita e meno chance ha satana di prevalere su di te.

La prova della fede è crudele, priva di emozione e dolorosa, ma necessaria affinché vinciamo le paure interne, le quali compromettono la nostra fede.

Permettetemi di metterla così: la fede di Giobbe, nonostante la sua giustizia, era debole per il fatto di non essere stata PROVATA e APPROVATA, non era una fede Abrahamica, e il diavolo avrebbe prevalso comunque, prima o poi, e Dio non avrebbe potuto impedirlo.

Abbi questa idea Divina dentro di te: DIO PROVA, DIO CHIEDE! DIO APPROVA, DIO DÀ!!!

Ha collaborato: Vescovo Randal Brito

Vescovo Edir Macedo