Fede per perdonare

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9° Giorno del Digiuno di Daniele

Chi ha fede per perdonare ha fede per ricevere il perdono.
Soltanto chi ha il cuore perdonato ha l’autorità per perdonare i suoi offensori. Dio non può perdonare i nostri offensori per noi. Tale potere incommensurabile appartiene solo agli infermi di cuore. È per questo che ci obbliga a perdonare.

Soltanto chi ha il cuore libero del rancore vuole bene agli altri. Come può un anima piena di rancore benedire qualcuno o desiderare per questi qualcosa di buono?

Il cristiano può avere fede per conquistare un buon matrimonio, avere fede per conquistare il successo economico, la cura Divina, infine, avere fede per guadagnare tutto il mondo, ma, non ha fede per perdonare, non ha fede per raggiungere il perdono. Alla fine dei conti, è scritto e determinato:

“Perché, se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre.”

Matteo 6:14-15

Osserva i numeri che non mentono:

Nella parabola del Creditore senza pietà (Matteo 18:23-35), il Signor Gesù lascia ben chiaro che la nostra vita riguardo a Lui è infinitamente più piccola di quella che contraiamo tra di noi, miseri esseri umani.

Osserva i numeri: il primo servo doveva al Re 10 mila talenti;
1 talento è pari a 6 mila giorni di lavoro (6 mila denari);
La vita di questo servo era pari a 10 mila talenti equivalenti a 6 mila denari = a 60 milioni di denari;
Significa che questo servo avrebbe dovuto lavorare 60 milioni di giorni per estinguere il suo debito. Quindi, lui avrebbe dovuto vivere e lavorare approssimativamente 165 mila anni.

Il secondo servo doveva al primo soltanto 100 denari, ossia, poco più di tre mesi di lavoro. Ma lui non lo perdonò.

Ciò che il Signor Gesù ha lasciato ben chiaro è che i nostri debiti con Lui sono inestinguibili. Anche così, dinnanzi alla nostra umiliazione e confessione dei peccati, Lui ci perdona.

In compenso, Lui esige che perdoniamo le mancanze, gli errori gli uni degli altri. Caso contrario, non potremmo mai avere il Suo perdono.

Vescovo Edir Macedo