37° Giorno del Digiuno di Gesù

Sedersi e calcolare

La Parola di Dio è Spirito e Vita. Però, la lettera, isolata, uccide. Un versetto fuori dal contesto ti può far sbagliare al punto di prendere il cammino opposto a quello dovresti e mettere in rischio la tua stessa salvezza. Per questo, è importante comprendere ciò che dice la Parola di Dio e, principalmente, cercare lo Spirito di Dio, perché la Parola sia viva.

Per esempio, quando il Signor Gesù dice Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: “Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare”. Luca 14:28-30, molti comprendono che Lui sta insegnando alla persona a guardare la situazione e calcolare, umanamente, se può o no, terminare ciò che vuole iniziare. E usano ancora questo per criticare il sacrificio e la visione della fede. Ma se leggiamo tutta la parte, mettendo questo versetto dentro al contesto, si apre una nuova e straordinaria realtà per coloro che vogliono seguirLO.

Or molta gente andava con lui; ed egli, rivolto verso la folla disse:Se uno viene a Me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere Mio discepolo. E chi non porta la sua croce e non viene dietro a Me, non può essere Mio discepolo.
Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo:”Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare”.
(…) Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo. Luca 14:25-30;33

Il Signor Gesù stava facendo un paragone, per mostrare le condizioni per seguirLO. La torre è la vita di chi vuole essere Suo discepolo. Prima di iniziare la costruzione di qualche cosa che tu voglia con Dio, è necessario “sedersi e calcolare”, per questo è, rinunciare a tutto quello che si ha. Sacrificare. Questo è il progetto. Questa è la preparazione. Questo è intelligenza.

Se tu vuoi costruire la tua vita con Dio, prima ti siedi per verificare se hai già rinunciato a tutto ciò che hai, incluso la tua stessa vita e la tua tendenza di dipendere dagli altri e dai rimedi di questo mondo. Caso contrario, non riuscirai a concludere, non riuscirai a sviluppare la tua vita e mantenere la tua salvezza fino alla fine. Nel Regno di Dio, il sacrificio è il mezzo per concludere ciò che si pretende costruire.

Grazie a Dio, il vescovo Macedo non ha interpretato male questo versetto. Se lui si sedesse a calcolare nel modo di come il mondo intende, il Tempio non sarebbe mai usci dalla carta. La costruzione iniziò umanamente senza mezzi per la conclusione, che andammo fornendo con il passare del tempo. Ma sin dall’inizio aveva i mezzi per concludere, a causa della rinuncia a tutto. L’opera è stata fondata nel sacrificio, è cresciuta nel sacrificio ed è stata conclusa con il sacrificio.

Non preoccuparti con le tue condizioni umane. Non pensare che non sarai nessuno per non avere tutto, per non avere diplomi, per non avere denaro, per la tua età, per il colore della tua pelle, per la tua capacità fisica. Nel Regno di Dio, la condizione è il sacrificio. Dopo che hai progettato, è questo, dopo che hai sacrificato, allora, prendi un’attitudine al disopra di ciò che tu credi. Il Signor Gesù non avrebbe potuto lasciarti questo più chiaro di così.

L’evangelo delle porte larghe porta diritto all’inferno. Il cammino che ci è stato proposto di seguire è stretto, di sacrificio dopo sacrificio. È un cammino di testi duri, interi, che non sempre gradiscono la nostra anima, ma portano vita al nostro spirito. Gesù non disse: “ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha”. I religiosi che pensano che questo sia brutto, che si lamentino con chi ha scritto la Bibbia. La realtà della vera fede cristiana è ben chiara. Chi si definisce discepolo di Cristo, ma fugge dal sacrificio, sta ingannando se stesso.

Vescovo Edir Macedo
bispomacedo.com.br/it/