20° giorno del digiuno di daniele
Per quelli che pensano al suicidio
Avevo 7 anni di età con un tumore molto grande nella coscia destra. I medici già avevano decretato che dovevo amputarmi la gamba.
La mia famiglia stava passando una situazione finanziaria molto difficile e già aveva ricevuto la lettera di sfratto.
In quel pomeriggio, mio padre,che mai aveva bevuto, arrivò a casa ubriaco e senza nessun soldo dello stipendio – era l’unica speranza di mia madre per tentare di rimediare un po’ all’affitto.
Mia madre lo mise fuori casa e decise che il mattino seguente si sarebbe suicidata. Ero l’unica figlia e dopo avermi messo a dormire, andò in cucina con l’arma di mio padre e si preparò a premere il grilletto, quando io sveglia la chiamai.
Lei venendo ad aiutarmi pensando che avrebbe realizzato la mia ultima richiesta, gli dissi, che volevo vedere i cartoni in TV. Lei tentò di convincermi che non c’erano i cartoni, in quanto era mattino presto, ma io insistetti.
Lei, in quel momento, pensava di lasciarmi vedere la TV in sala con il suono ben alto e di finire ciò che aveva iniziato. Fu così che sintonizzò la TV in un programma chiamato “Painel da Verdade”, dove il pastore Macedo diceva: “Tu che pensi che la tua vita non ha più senso e hai una arma puntata alla testa per suicidarti, non lo fare. Vieni in chiesa, perché esiste un’uscita per la tua vita”
Nell’ascoltare, decise di tentare e se poi non sarebbe cambiato nulla, allora si sarebbe suicidata.
Nel giorno seguente, mettendomi in braccio – giacché io non potevo più camminare a causa del tumore – siamo andati da Saracuruna fino a Abolição. Nell’entrare in chiesa, mi lasciò seduta nell’ultimo banco e subito ha cominciato a manifestare.
Il pastore Macedo, che stava solo in chiesa, pregò per lei, e il demonio disse che era stato mandato per distruggere tutti, e che una stregoneria era stata fatta in una gamba di una mia bambola, ordinato da una zia, in modo che io perdessi la gamba e che questo fosse la tristezza dei miei genitori.
Dopo la preghiera, il pastore Macedo mi chiamò per abbracciare mia madre e io mi alzai e cominciai a camminare verso di loro, una cosa che non facevo da molto tempo. Mia madre resto sorpresa, e quando arrivai vicino all’altare, avevamo sentito che il tumore era scoppiato e tutta la sporcizia, uscendo fuori.
Da allora, da quasi 30 anni, tutta la mia famiglia è nella Chiesa Cristiana. Abbiamo vinto tutte le difficoltà, le opere di stregoneria, e i miei genitori abitano in Jardim Botânico (RJ), e sono membri della IURD di Botafogo.
Io ho consegnato la mia vita a Gesù molto giovane, ho avuto il mio incontro con Dio a 15 anni di età, e oggi faccio l’opera di Dio da 4 anni nell’Africa del Sud.
Fabiana Moreira
Vescovo Edir Macedo
bispomacedo.com.br