11° Giorno del Digiuno di Gesù

La Casa di Preghiera per tutti i popoli

Io li condurrò sul Mio Monte Santo e li rallegrerò nella Mia Casa di Preghiera; i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli. Isaia 56:7

Nell’inaugurazione del Tempio, Salomone fece una delle più lunghe e belle preghiere delle Sacre Scritture. Lui lodò Dio per la Sua fedeltà nel curare la Sua alleanza e misericordia con tutti quelli che sono sinceri davanti a Lui e che curano i Suoi cammini e i Suoi precetti. Lui riconobbe che neanche lo stesso Universo, in tutta la sua grandezza e plenitudine, sarebbe sufficiente per contenere la gloria dell’Onnipotente, quanto più il Tempio che aveva costruito.

Questo è facile da comprendere: un’opera, per più magnifica che sia, non sarebbe mai maggiore di chi l’ha creata. La scienza descrive l’Universo come infinito, ma non sa spiegare con esattezza com’è che lui si sta estendendo. In realtà, solo il Creatore di tutto e di tutte le cose visibili e invisibili e che è veramente INFINITO! Il cielo è il trono dell’Altissimo, ma Egli abita anche con l’umile e abbattuto di spirito. Isaia 57:15.

L’intenzione dell’Eterno è sempre stata quella di abitare con il Suo popolo, di restare nel suo mezzo e di essere glorificato da lui. Quando il Signor Gesù venne ad abitare con il Suo popolo fisicamente. Per questo fu chiamato Dio Emanuele, che significa “Dio con noi”.

Egli entrò nel Tempio e disse: La Mia Casa sarà chiamata Casa di Preghiera … Matteo 21:13

Il Signor Gesù onorò quel Luogo Sacro e non permise che fosse profanato. Lì vi era l’Altare del Sacrificio, che rappresentava il proprio Gesù. Salomone fece menzione dell’Altare nella sua preghiera. Chiese a Dio che tutti che avessero pregato con le loro mani stese verso il Tempio fossero esaudite. Anche lo straniero che non apparteneva al popolo d’Israele, se avesse pregato con ardore con le mani stese per quella Casa, che venisse esaudito.

Di fatto il Tempio era l’Altare di Dio sulla Terra. Il Luogo dove i sacrifici che rappresentano la più grande espressione di fede fossero presentate e accettate da Lui. Ed è lì che vi era la garanzia della risposta Divina in qualunque situazione di pericolo e calamità che Israele stesse affrontando.
In quel Luogo venivano la liberazione e la protezione. Per qu
Sto, il re Josafà, quando fu in pericolo per via della minaccia di un grande esercito che veniva contro di lui, convocò tutto Juda nella Casa del Signore per chiedere aiuto. 2 Cronache 20:9

Il Tempio era così sacro che il Proprio Dio disse che avrebbe messo lì il Suo Nome (2 Cronache 7:16). Per essere padroni di una proprietà, il nostro nome deve essere costituito nella scrittura, in questo modo, nel mettere il Suo Nome nel Tempio, il Signor Dio lo prese con Se, come Suo Santuario sulla Terra. Questo mostra il Suo piacere nell’avere quel Luogo come Locale di culto e adorazione al Suo Nome.

È meraviglioso sapere che quel Luogo così meraviglioso non era ristretto al popolo d’Israele, ma che era aperto anche a tutti i popoli della Terra. Il Dio Onnipotente vuole essere glorificato da tutti i popoli e nazioni di questo mondo. Ripeto, la Sua gloria non è ristretta e limitata soltanto ad un popolo, ma a tutti che LO invocheranno di tutto cuore.

Noi lo abbiamo annunciato a tutti, incluso alle autorità del nostro Paese, che il Tempio che stiamo per inaugurare sarà aperto a tutti i popoli di questo mondo. Tutti, indipendentemente dalla cultura, etnia, religione o classe sociale, potranno entrare in questa Casa di Preghiera e cercare il Dio di Abraamo, Isacco e Israele, e per Lui essere salvo e benedetto. La gloria dell’Altissimo sarà vista in questo Luogo e tutti LO conosceranno e vedranno la Sua grandezza e maestosità.

Credo che quello che sta per accadere, è così straordinario che la nostra mente ancora non è stata capace di captare. Questa parola si compirà: Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano.. 1 Corinzi 2:9

Vescovo Edir Macedo
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