Sei pronto a ricevere?

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Non ci sono limiti, ma ci sono regole, non vi sono imposizioni, ma vi sono prove … se è il tutto che vogliamo, non possiamo avere paura, dobbiamo accettare e andare avanti fino alla fine, dove risiede il premio finale!

“L’angelo del SIGNORE chiamò dal cielo Abraamo una seconda volta, e disse: Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo, Io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s’impadronirà delle città dei suoi nemici. Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce.”
Genesi 22:15-18

Che cosa potrebbe essere difficile o impossibile per questo Dio? Quando Egli stesso affermò:

Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il SIGNORE? Al tempo fissato, l’anno prossimo, tornerò e Sara avrà un figlio
Genesi 18:14

Lo stesso quando il Signor Gesù venne a questo mondo, Egli affermò:

Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio.
Marco 10:27

Lui non ha limiti, Lui è Dio, Onnipotente. Che cos’è allora, che limita l’essere umano nel ricevere i miracoli di Dio? Sia la soluzione di un problema impossibile o la realizzazione di un sogno molto grande, che sfugge al raggiungimento della persona, sia che questo sogno sia rapportato con la vita spirituale, sentimentale, famigliare, professionale, Dio ha solo bisogno di una cosa: che tu e io vinciamo la paura!

Ma, che paura è questa? È la paura alimentata dall’insicurezza, dall’egoismo, e per questo, Dio, per realizzare il Suo piano nella vita di Abraamo ( che era molto grande paragonato a quello che Abraamo voleva), dovette metterlo alla prova!!

Dio lo dovette mettere alla prova. E le prove aumentarono:

1. Abraamo dovette uscire dalla sua terra;
2. Dal mezzo della sua parentela;
3. Percorrere le terre che erano popolate dagli altri popoli che avevano re, correndo il rischio di vita;
4. Separarsi da suo nipote, che era come un figlio per lui;
5. Separarsi da Ismaele, che era suo figlio con una schiava;
6. La prova più grande: presentare il suo unico figlio sull’Altare del Sacrificio, obbedendo alla Parola di Dio.

Difatto, furono molte le prove, è tutto ciò che Dio chiese ad Abraamo non fu per togliergli nulla, privandolo di qualcosa, distruggerlo o per diminuire la sua speranza di vita… Ma, fu, per prepararlo a cose maggiori, cose più grandi!

Abraamo voleva un figlio e Dio lo fece diventare “Padre di Nazioni” e, per mezzo di lui, tutte le famiglie della Terra avrebbero avuto l’opportunità di essere benedette, se avrebbero fatto ciò che disse il Signore Gesù:

“Gli risposero [i religiosi]: Il nostro padre è Abramo. Rispose Gesù: Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abraamo”
Giovanni 8.39

In altre parole, chi è figlio di Abraamo nella Fede è chi sacrifica, è chi materializza la sua Fede, per mezzo del Sacrificio volontario, maggiore, UNICO! Ricordati, Dio giurò di benedire Abraamo, in tutto! E ciò che Dio voleva fare e fece, senza ombra di dubbio, qualcosa infinitamente superiore.

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