Perché Giacobbe no?

Perché Giacobbe e no Esaù (Parte 1)

Isacco essendosi invecchiato, e non potendo più vedere, perché gli occhi gli si erano indeboliti, chiamò Esaù, suo figlio maggiore, e gli disse: Figlio mio! Egli gli rispose: SONO QUI!
Il padre gli disse … prendi LE TUE ARMI, ESCI DAL CAMPPO, e cattura per me qualche della selvaggina e preparami un piatto saporito, COME PIACE A ME, e portamela, perché io mangi e possa “BENEDIRTI.” (Genesi 27:1-4)

Isacco, qui, rappresenta Dio, con un’osservazione: Dio VEDE TUTTO, l’INTERIORE e l’ESTERIORE.

Isacco chiamò suo figlio più grande, per benedirlo. Per chi già conosce la Verità, i “figli più grandi”, avrebbero dovuto essere più Benedetti, ma non è questo che abbiamo visto. Perché?

Perché purtroppo, non sono vicini all’Altare, non sono attivi nella Fede – Sacrificale, come non lo era Esaù quando suo padre lo mandò a preparare il Sacrificio.

La direzione che gli fu data è la stessa data oggi, “prendere le armi”, che rappresentano il tuo talento. Ognuno ha un talento: vendere, comprare, rivendere, cucire, pulire, cucinare, stirare, decorare, contrattare, ecc.

“Andare al campo” rappresenta l’uscita, per la lotta, usando il tuo talento, per portare qualcosa che causi l’apprezzamento in Dio, perché così, Lui ci benedica.

La parola “apprezzamento”, ha tre significati in se:

1° Prezzo che si deve pagare;

2° Attitudine di valore;

3° Piacevole.

Però, Esaù, non fece caso a questo, come esistono persone che non fanno caso nel Sacrificare.
Tuttavia, quando suo fratello minore, Giacobbe, salì,portandosi avanti. Chi è della Fede – Sacrificale, va avanti. Ci sono persone che si sono portate avanti e stanno già generando il loro sacrificio, preparandosi per l’Altare del Sacrificio da gennaio scorso.

Perché Esaù non ha corso avanti Sacrificando come avrebbe dovuto, potendolo aver fatto per mantenersi come principe? Perché lui non sognava d’essere qualcosa di più. Mentre suo fratello si, sognava d’essere grande. Come la visione di suo padre Abraamo, che uscì dalla tenda.

Giacobbe, prima di ricevere la benedizione, era un uomo da tenda, ma, dopo che ricevette la benedizione, diventò un uomo del campo e lavorava di giorno (sotto il sole, sotto la pioggia, al pericolo dei ladri) perfino durante la notte (al freddo, sotto la pioggia, esposto al pericolo delle bestie) perché credeva nella realizzazione del suo sogno.

“Di giorno, mi consumava il caldo; di notte, il gelo; il sonno fuggiva dagli occhi miei.”
Genesi 31:40

Per questo, i suoi sogni diventarono realtà, in tutti i sensi: Spirituale; Fisico; Sentimentale; Economico e Famigliare.

“Quest’uomo diventò ricchissimo, ed ebbe greggi numerose, serve, servi, cammelli e asini.”
Genesi 30:43

Una caratteristica di chi è della Fede – Intelligente è portarsi avanti. Non restano nella speranza di niente e di nessuno. Questo perché credono nella realizzazione del loro sogno più grande e sanno che tutto il Sacrificio né varrà la pena. Perché sanno che l’Altare del sacrificio ha un Potere Straordinario:

– Il potere della Realizzazione.

– Se Dio apprezzerà quello che la persona presenta sul Suo Altare, Domenica, giorno 13 Luglio, Lui porterà la Realizzazione nella vita del sacrificante.

Continua domani …

Vescovo Julio Freitas

Juliofreitas.com

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