La tua famiglia non è tua proprietà!

Per favore, ascolta quello che è scritto nella Parola di Dio.

“Se qualcuno non si è preso cura della sua famiglia, dei suoi figli, del suo matrimonio, dei suoi genitori, dei suoi fratelli” … perché ascolta con attenzione, la tua famiglia in verità, non è di tua proprietà, è tua responsabilità. Mia moglie, non è mia, ma è mia responsabilità.

I miei figli non sono di mia proprietà, ma sono di mia responsabilità; mia famiglia, è di mia e tua responsabilità, prendersene cura, valorizzare, amare, perdonare, aiutare, fare tutto ciò che è alla nostra portata, in modo che la tua coscienza, la mia coscienza, sia pulita. Se domani loro affronteranno delusioni, problemi o difficoltà, loro non dovranno mai avere il diritto di accusarci, poiché la nostra coscienza deve essere pulita, che abbiamo fatto e stiamo facendo tutto quello che è alla nostra portata per aiutarli.

Adesso, se qualcuno non si è preso cura dei suoi, e soprattutto quelli di casa sua, la propria famiglia, ha rinnegato la fede, ed è peggiore dell’incredulo.
Quando la persona che dice di essere di Dio, non si prende cura della sua famiglia, mette in rischio perfino la sua stessa salvezza. Perché?
Io voglio spiegarti. Che cos’è più difficile, prendersi cura della famiglia o, essere salvo? Che cos’è più difficile? Essere salvo! La cosa più difficile è essere salvo, tant’è vero che il Signor Gesù disse che sono pochi quelli che sono salvi. Perché le persone iniziano bene, ma nel suo percorso, nel suo tragitto, uno si svia a sinistra, che è l’incredulità, dubitano o, a destra, che è la religiosità, fanatismo, accomodamento spirituale.

Gesù disse che sono pochi quelli che si mantengono sulla retta via, che non si sviano, per la religiosità, l’accomodamento spirituale, ne per l’incredulità, la ribellione. Quindi, se la persona non riesce a fare o a mantenere, ciò che è più facile che è prendersi cura della sua famiglia, immagina della salvezza! Della sua comunione con Dio! Perciò guarda che il prendersi cura della famiglia, e della mia salvezza è molto importante. Ma perché io possa prendermi cura della mia famiglia, per prima cosa io devo prendermi cura della mia comunione con Dio, del mio rapporto con Dio.
Guarda ad esempio molte persone che hanno difficoltà nei rapporti famigliari o, di rapporti in generale, sono persone squilibrate, che spiritualmente non stanno bene. Quando la persona sta spiritualmente bene, per quanto più possano essere difficili le altre persone, lei controlla le sue emozioni, controlla le sue decisioni, controlla le circostanze che sono sfavorevoli all’unione, sfavorevoli all’amore, comprensione, al rispetto. Riuscite a comprendermi?

Allora lotta per la tua famiglia, lotta per i tuoi, (…): “ah! Vescovo, io ho già parlato loro di Dio, io ho già perdonato, ho già aiutato, ho già digiunato, io ho già fatto propositi, e sembra che non faccia altro che peggiorare!” Ed è vero …
Ma questo non è un segno che tu sei sbagliato, questo è un segno che tu stai dando fastidio al male. Presto o tardi, tu vedrai la luce di Dio brillare su di te e sopra i tuoi.
Io ho già pregato per persone della mia famiglia per più di 10 anni, e solo dopo ho visto il risultato. Altri solo dopo 12 anni, altri ancora dopo 15 anni.

Immagina se io mi fossi scoraggiato, se avessi dubitato, se mi fossi arreso … il male starebbe ridendo di me. Il male starebbe ridendo di me. E adesso, dici di credere, dice che Ti serve, dice che Ti ama, ma non prendendosi cura dei tuoi?
Avete capito? La mia coscienza, come la tua, deve essere sempre pulita.
La mia e la tua coscienza è pulita davanti a Dio, quando noi facciamo tutto quello che è alla nostra portata.

Tu l’hai fatto? Io non so, ma una cosa io la so, che se tu non hai fatto, tu farai! Amen!

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com